La difesa di Massimo Bossetti, condannato per l’omicidio di Yara Gambirasio, continua a chiedere l’analisi di alcuni reperti chiave.
Nel caso dell’omicidio di Yara Gambirasio, la difesa di Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo, non smette di cercare nuovi elementi per mettere in discussione la sentenza. Da anni, la difesa insiste sulla necessità di effettuare nuove analisi sui reperti raccolti durante le indagini, ritenendo che questi possano portare a una revisione del processo.
Recentemente, è stata concessa la possibilità di visionare alcuni degli oggetti legati al caso, come i guanti che Yara indossava la sera della scomparsa. Tuttavia, la difesa non si è limitata a osservare: chiede ulteriori test sul DNA e sugli altri materiali genetici, sperando di far emergere nuovi dettagli utili.
I reperti chiave per la difesa di Bossetti
Durante l’udienza, la difesa ha avuto accesso a quattro scatole di reperti, tra cui spiccano i guanti di Yara, su cui erano stati rilevati due profili di DNA non identificati. Questi profili genetici sono particolarmente importanti per la strategia difensiva, poiché potrebbero indicare la presenza di altre persone sulla scena del crimine.
Oltre ai guanti, altri oggetti visionati includono le chiavi e il cordino dell’iPad della vittima. La difesa sta inoltre chiedendo di verificare il materiale genetico presente su altri reperti, come l’apparecchio per i denti che Yara indossava, oltre alle foto dei reperti stessi. La polizia giudiziaria sarà incaricata di individuare dove siano conservati alcuni di questi campioni per un’eventuale analisi futura. Come riferito da ilgiorno.it
Caso Yara Gambirasio, l’obiettivo della difesa di Bossetti: nuove analisi del DNA
Nonostante la Cassazione abbia già respinto le richieste di nuove analisi sul DNA, la difesa non intende arrendersi. Secondo i legali, i reperti potrebbero contenere informazioni cruciali che non erano state sufficientemente approfondite durante il processo.
A maggio 2023, erano già stati esaminati alcuni reperti, ma la difesa sta ora tentando di ottenere un’autorizzazione per ulteriori test più dettagliati. La speranza è che queste nuove analisi possano portare a una svolta nel caso, sollevando dubbi sulla sentenza definitiva. Come riportato da ilgiorno.it
La prossima udienza è prevista per dicembre 2024. Potrebbe rappresentare un momento chiave per capire se la difesa riuscirà a ottenere il permesso di procedere con queste nuove verifiche scientifiche.