Cassa integrazione contro il caro energia: l’ipotesi del decreto Draghi 

Cassa integrazione contro il caro energia: l’ipotesi del decreto Draghi 

La proposta di una cassa integrazione contro il caro energia arriva dal governo Draghi, con l’intento di aiutare i settori più a rischio.

Si attende il provvedimento in settimana sulle bollette, insieme al piano sul risparmio energetico. Secondo quanto stabilito nell’ipotesi del nuovo decreto Draghi, sarà predisposta una cassa integrazione della durata di due mesi per sconfiggere il caro energia.

Si tratta di una nuova ipotesi di lavoro del governo Draghi, che sulla scia di ciò che è successo in pandemia, si prefigge lo scopo di contenere il caro energia puntando alla concessione del sussidio a cinque settori. Questi sono: automotive, agroindustria, ceramica, legno e siderurgia.

Nella maggioranza e tra coloro che fanno parte dei sindacati c’è chi chiede di ampliare i settori. Una richiesta piuttosto difficile da attuare, a causa degli elevati costi. Difatti, è chiaro che una Cassa Integrazione Guadagni del tutto gratuita andrebbe a pesare fortemente sulle casse dello Stato. La spesa totale sarebbe di 800 milioni.

Il provvedimento

Il provvedimento riguardante la cassa integrazione dovrebbe essere incluso all’interno del decreto bollette. Sarà compito dell’esecutivo licenziarlo entro questa settimana entrante, insieme al piano sul risparmio energetico proposto dal ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani.

Alla luce della recente situazione di crisi nelle stagioni a seguire risulta fondamentale per le famiglie italiane risparmiare, in tutti i sensi. Ci ritroviamo a dover affrontare una crisi energetica importante. Per questo motivo i governi di tutti i Paesi a livello europeo si stanno adoperando per emanare delle misure per contenere l’aumento dei prezzi.

Nel frattempo, anche l’Europa valuta l’idea di replicare il modello SURE, il nuovo strumento temporaneo del valore di 100 miliardi di euro per aiutare a proteggere i posti di lavoro e i lavoratori proposto dalla Commissione europea.

La proposta di una cassa integrazione per due mesi contro il caro energia arriva proprio dal governo Draghi, che vorrebbe agire nella stessa maniera di marzo 2022. Il provvedimento riconoscerebbe l’aiuto solamente ai cinque settori considerati più a rischio a causa dell’elevato prezzo delle bollette. Si tratta quindi di piccole e medie imprese.

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