Autostrade, Giovanni Castellucci indagato per il caso delle gallerie. L’indagine era stata avviata dopo il crollo della volta della Bertè.
Giovanni Castellucci risulta indagato anche per il caso delle gallerie. Si tratta dell’inchiesta avviata dopo il crollo della volta della Bertè, situata lungo l’A26.
Aspi, Castellucci indagato per il caso delle Gallerie
Il crollo era avvenuto lo scorto 30 dicembre, quando dalla galleria si staccarono due tonnellate circa di cemento. Fortunatamente senza conseguenze. In quel momento nessun mezzo si trovava nell’area del crollo e nessun veicolo rimase coinvolto. Ma la consapevolezza è che poteva trattarsi di una nuova tragedia sulle strade italiane.
In seguito al crollo gli inquirenti aprirono un nuovo fascicolo di inchiesta con al centro Aspi – Autostrade per l’Italia. Proprio nel corso dell’indagine sono stati avviati i controlli capillari nelle gallerie. Controlli che avrebbero portato ad un massiccio piano di interventi di manutenzione che avrebbe causato diversi disagi per gli automobilisti.
Ora, stando a quanto riferito dall’Ansa, Castellucci sarebbe nel registro degli indagati anche per questa vicenda. Non una iscrizione recente, ma la notizia non era emersa.
Revocati i domiciliari per il caso delle barriere anti-rumore
Lo stesso Castellucci era stato ai domiciliari per il caso delle barriere anti-rumore difettose. L’ex Ad di Autostrade era stato fermato insieme con altri manager ed ex vertici di Aspi e per lui erano scattati i domiciliari, poi revocati dal Tribunale del Riesame, che ha però confermato l’interdizione.
Nelle motivazioni dei giudici del Tribunale del Riesame non emerge comunque un quadro propriamente positivo, anzi, “emerge un quadro di totale mancanza di scrupoli per la vita e l’integrità degli utenti delle autostrade […]. Gli indagati hanno compiuto azioni ed omissioni relative praticamente a tutti i tipi e gli oggetti di manutenzione ed adeguamento nell’ambito della gestione delle autostrade“.