La Dda di Catania ha disposto 32 arresti di persone legate alle cosche etnee. Impiegati decine di carabinieri.
CATANIA – Una vasta operazione dei carabinieri del comando provinciale di Catania è in corso in tutto il territorio nazionale per la cattura di 32 persone accusate di appartenere a Cosa nostra etnea. La Direzione distrettuale antimafia della locale Procura distrettuale le ha indagate, a vario titolo, per associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni, traffico di stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi. L’indagine ha consentito di fare luce sull’articolazione della struttura interna alla famiglia catanese di Cosa nostra, cristallizzando la presenza di figure verticistiche e i ruoli di responsabilità ben definiti. Lo riferisce l’Ansa.
Il clan Santapaola-Ercolano
L’indagine ha consentito di disarticolare la struttura interna alla famiglia catanese di Santapaola-Ercolano ed in particolare la presenza di figure verticistiche con ruoli di responsabilità ben definiti. L’indagine è scattata nel marzo 2015 dopo la denuncia di un imprenditore vittima di un tentativo di estorsione.
La mafia a Catania
Due anni di indagini e il racconto di una sfilza di pentiti hanno permesso di ricostruire parte dell’organigramma della famiglia catanese di Cosa nostra. Nel blitz, nome in codice Black Lotus, gli inquirenti sono riusciti a risalire al reggente pro tempore del clan, ruolo che è stato ricoperto prima da Francesco Santapaola, figlio del capomafia Benedetto, e successivamente prima di Antonino Tomaselli e infine ad Aldo Ercolano.
Gli arrestati
Degli arrestati 21 sono stati reclusi in carcere, dieci ai domiciliari. Una sola persona risulta irreperibile. In carcere sono finiti: Carmelo Ardizzone, Sebastiano Caruso, Orazio Coppola, Antonino Correnti, Domenico Orazio Cosentino, Carmelo Di Stefano, Aldo Ercolano, Giuseppe Faro e Giuseppe Felice, Roberto Finocchiaro e Gianluca Lo Presti, Salvatore Messina , Corrado Monaco, Carmelo Puglisi, Vito Romeo, Francesco Santapaola, Giuseppe Santoniocito, Barbaro, Carmelo e Pietro Stimoli, Antonino Tomaselli. Ai domiciliari: Andrea e Vincenzo Consoli, marcello Corona, Carmelo Di mauro, Salvatore La Rosa, Giuseppe Leocata, Venerando Leone, Stefania Politini, Giuseppe Puglisi e Gabriele Stimoli.