Mediatrice culturale aggredita a Catania: indagano gli inquirenti
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Direttore: Alessandro Plateroti

Mediatrice culturale aggredita da cinque migranti: l’orario dei pasti la causa della lite

Catania, mediatrice culturale aggredita da cinque ragazzi. Due sono minorenni. La polizia indaga per violenza privata, minacce e lesioni.

Arriva da Catania la notizia di un’aggressione a una mediatrice culturale di origine marocchina che lavora in un centro di accoglienza per migranti. Per il pestaggio sono stati denunciati cinque ragazzi, due addirittura minorenni.

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La vicenda: volevano mangiare quando volevano, la mediatrice si sarebbe rifiutata di cedere alle loro pretese

Stando al racconto della mediatrice, lei avrebbe redarguito i ragazzi invitandoli a rispettare le regole del centro che li ospitava. Sembra che i soggetti in questione combattessero per il diritto di pranzare secondo i loro desideri, anche negli orari più assurdi.

Di fronte al rifiuto della ragazza a sottostare alle loro richieste e di fronte all’invito a seguire e rispettare le regole, i cinque avrebbero iniziato a minacciarla. Sembra, stando a quanto riportato dalla stampa locale, che i più aggressivi fossero proprio i due minorenni, convinti di non poter essere perseguiti dalla legge.

fonte foto https://twitter.com/TgrSicilia

La donna costretta a recarsi in Pronto Soccorso

In diverse occasioni i cinque sono passati dalle parole ai fatti aggredendo fisicamente la mediatrice culturale, costretta a recarsi in Pronto Soccorso per avere assistenza medica.

I racconti della donna sono terrificanti. Sembra che in un’occasione i cinque l’abbiano costretta a chiudersi in uno stanzino per sfuggire alle loro violenze. I cinque avrebbero sfondato la porta e avrebbero iniziato a offendere la ragazza con frasi a sfondo sessuale e intimidatorie.

Le indagini degli inquirenti

Dopo diversi casi di violenza, la donna ha deciso di sporgere denuncia contro i cinque ospiti di uno dei centri di Catania. Gli inquirenti indagano per violenza privata, minacce e lesioni. Stando a quanto riferito da il Giornale, sembra che alcuni di loro si siano addirittura rifiutati di firmare i documenti del procedimento a loro carico rivolgendo parole ingiuriose anche agli uomini delle Forze dell’Ordine.

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ultimo aggiornamento: 30 Novembre 2018 9:43

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