Catastrofe in Libia: danni irreperabili ed oltre 2000 vite perse a causa della pioggia

Catastrofe in Libia: danni irreperabili ed oltre 2000 vite perse a causa della pioggia

Il Paese africano è in ginocchio e ha dichiarato lo stato di emergenza: la bufera Daniel ha causato violente inondazioni.

La Libia ha chiesto aiuto perché la situazione che sta vivendo, ascoltando le parole del politico Osama Hammad, è “catastrofica“: la bufera Daniel, arrivata sul Paese durante l’ultimo fine settimana, ha causato ingenti danni e interrotto un numero spropositato di vite. I morti sarebbero più di 2000 mentre le persone disperse oltre 5000: le piogge si sono concentrate sulla zona settentrionale dello Stato.

Varie le contromisure proposte dalle forze dell’ordine. Si va dal coprifuoco alla chiusura di scuole ed esercizi commerciali. La tempesta si è concentrata su alcune importanti città della Libia, come Bengasi, Sousse, Derna, Al-Marj e Misurata.

Si ferma anche la produzione di petrolio

Notizia importante, soprattutto a livello economico, è la chiusura di quattro dei principali porti petroliferi del Paese, che rimarranno inagibili per non si sa quanto. Alcuni video dell’inondazione sono circolati sui social network, specialmente riguardo alla città di Derna, la più colpita. Qui, i media locali hanno spiegato che la situazione era una vera e propria apocalisse anche perché l’elettricità e la connessione internet sono state interrotte.

Ora i governi libici dovranno confrontarsi e pensare ad una soluzione comune: il Paese è diviso fra due gruppi politici rivali che dovranno necessariamente dialogare. La prima coalizione, unità nazionale, ha sede a Tripoli ed è riconosciuta dalle Nazioni Unite, la seconda, stabilità nazionale, ha invece sede a Bengasi, una delle città che hanno sofferto di più per la bufera Daniel.

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