Cateno De Luca: “Ho chiesto 100 mila euro a Renzi e Calenda”

Cateno De Luca: “Ho chiesto 100 mila euro a Renzi e Calenda”

Le condizioni di salute e la corsa alle Europee: Cateno De Luca a tuttotondo sui suoi progetti politici del presente e del futuro.

Aveva fatto preoccupare tutti per le sue condizioni di salute e il malore sul palco durante un evento. Adesso, Cateno De Luca, leader di Sud chiama Italia e candidato alle Europee con la lista Libertà, si sta riprendendo e a Il Fatto Quotidiano, come riportato da Open, ha spiegato meglio i suoi piani tra presente e futuro. Non mancano anche delle stoccate ad alcuni avversari: Renzi e Calenda su tutti.

Matteo Renzi

Cateno De Luca: la salute e le frecciate a Renzi e Calenda

Nel corso dell’intervista, focus sulla sua salute. Cateno De Luca, infatti, ha ridotto al massimo gli impegni: “Abbiamo finito la cura antibiotica, siamo nella fase della convalescenza, ma ce la stiamo facendo in giro. Ho medici volontari che mi seguono in base a dove mi sposto. Mi misurano la pressione, la saturazione, quelle cosette da controllare ogni giorno”, ha detto.

Spazio ai progetti e ad alcune stoccate ai rivali: “Caino a Renzi gli fa un baffo, ti siedi al tavolo con lui e sta già pensando a come accoltellarti. Calenda invece il Sud lo conosce solo sulla carta geografica. Però mi hanno copiato il progetto: Calenda ha fatto una lista con 9 simboli, Renzi mi pare 4 o 5. Gli ho fatto causa per furto intellettuale: ho chiesto 100 mila euro a testa, tanto i soldi ce li hanno”, ha raccontato De Luca.

“Stacco la Sicilia dall’Italia”

Sul suo piano per le Europee: “Meno Europa, più Italia, più sovranità, più equità. Vasto programma. Siamo la costellazione della libertà. Il mio partito, Sud chiama Nord, è l’unico ad avere l’esenzione dalla raccolta firme, nel 2022 abbiamo eletto due parlamentari alle Politiche. Non mi pongo il problema se quelli con cui corro alle Europee saranno ancora con noi dopo il voto, magari diventeranno competitor, ma se superassimo il 4% sarebbero tutti liberi dalla raccolta firme alle prossime elezioni. Voglio aprire le porte della democrazia”.

I progetti di De Luca, poi, vanno anche oltre alle Europee: “Tra qualche anno sarò presidente della Regione. […] La prima cosa che faccio è prendere un’ascia per tagliare i tubi che portano il petrolio raffinato dalla Sicilia al resto dell’Italia. Altro che scarto del residuo fiscale al Nord. Stacco la Sicilia dall’Italia“.