Un giovane di 24 anni è stato arrestato a Milano per aver teso un cavo d’acciaio ad altezza uomo, mettendo a rischio la sicurezza pubblica.
E’ accaduto la notte scorsa in viale Toscana, a Milano, dove un giovane di 24 anni ha teso un cavo d’acciaio ad altezza uomo per strada. Un gesto irresponsabile e rischioso per la sicurezza dei trasporti e dei residenti, che è stato punito dalle forze dell’ordine con il fermo per il responsabile dell’atto.
L’allarme lanciato nella notte
Erano circa le 2.35 di notte, quando Nicola Ricciardelli – consulente bancario 26enne, residente della zona, ha lanciato l’allarme ai Carabinieri di Milano. Il testimone ha raccontato di aver sentito forti rumori questa notte mentre si trovava a casa propria.
“Mi sono affacciato alla finestra: ho visto tre ragazzi che stavano agganciando un grosso cavo metallico sulla strada, tirandolo da un palo al corrimano della pensilina. Ho urlato di fermarsi e ho chiamato subito il 112″, dichiara l’uomo.
Poi è passata un’auto che ha preso il cavo in pieno, e dietro questa c’era un motorino che ha svoltato a destra: “Se invece fosse andato dritto oggi staremmo parlando di un morto“, evidenzia Ricciardelli. L’auto si sarebbe fermata “circa 300 metri più avanti, ma il conducente non è mai sceso. Poi, dopo circa un quarto d’ora è ripartito“.
L’atto dei tre ragazzi avvistati dal 26enne rischiava di diventare una ghigliottina per auto e moto di passaggio. Fortunatamente, la segnalazione ha permesso alle forze dell’ordine del capoluogo lombardo di agire prima che avvenisse il peggio.
L’arresto del 24enne
Dopo aver teso il cavo d’acciaio per strada, il ragazzo di 24 anni è stato identificato e bloccato dai Carabinieri mentre tornava tranquillamente a casa. Il giovane, arrestato per strage e attentato alla sicurezza dei trasporti, durante l’interrogatorio avrebbe detto di aver commesso “una bravata”.
Agli inquirenti il responsabile del gesto si è giustificato semplicemente dicendo che lui e i suoi complici avevano teso il cavo d’acciaio perché “si stavano annoiando”. Dopo qualche resistenza iniziale, il giovane ha ammesso tutto quando i carabinieri: “Abbiamo fatto una ca**ata per gioco, volevamo divertirci”.
Il 24enne, condotto in carcere a San Vittore, ha precedenti di polizia e abita nella zona dove è stato fermato. I carabinieri adesso sono alla ricerca dei complici del ragazzo.