Padre muore 49 giorni dopo il pestaggio del figlio a Grosseto: si aggrava la posizione dell’uomo, ora si indaga per omicidio volontario.
A Grosseto, dopo l’aggressione subita lo scorso 27 maggio all’interno della loro abitazione, un padre di 97 anni è morto dopo essere stato brutalmente picchiato dal figlio. Il figlio, 63 anni, lo avrebbe colpito ripetutamente con una chiave, provocandogli lesioni gravissime, tra cui la perdita di un occhio. Dopo un ricovero in ospedale e un apparente miglioramento, l’uomo si è spento il 18 luglio. Intanto, è anche arrivato un colpo di scena nel caso del femminicidio di Ilaria Sula.

L’aggressione e la lenta agonia subita dal padre
Il dramma, come riportato da Today e Fanpage, si è consumato nella serata del 27 maggio in un appartamento di via Podgora a Grosseto. Durante un momento di estrema violenza, il figlio avrebbe colpito il padre più volte, usando una chiave come arma e provocandogli gravi ferite.
La violenza dell’aggressione è stata tale da causare la perdita di un occhio all’uomo, che è stato immediatamente soccorso e trasportato all’ospedale Misericordia. In seguito a un’operazione e a un temporaneo miglioramento, l’anziano era stato dimesso.
Non potendo tornare a casa, il 97enne era stato trasferito in una struttura per anziani a Orbetello. Purtroppo, dopo 49 giorni di degenza e sofferenze, è deceduto.
La posizione del figlio si aggrava
Il figlio, 63 anni, attualmente detenuto nel carcere di Sollicciano con l’accusa di tentato omicidio aggravato, potrebbe ora essere indagato per omicidio. La Procura di Grosseto, come scritto da La Nazione e riportato da Fanpage, ha disposto l’autopsia sul corpo dell’anziano per verificare se esista un legame diretto tra l’aggressione e la sua morte.
Secondo le informazioni emerse, l’uomo soffrirebbe di disturbi psichici e avrebbe indossato degli anelli al momento del pestaggio, elemento che potrebbe aver aumentato la gravità delle ferite riportate dal padre.
L’esito degli accertamenti autoptici sarà decisivo per comprendere se il decesso possa essere imputato in maniera diretta all’aggressione, trasformando così l’imputazione da tentato omicidio a omicidio volontario.