Cdm sulla Giustizia, sì del M5s dopo la mediazione di Draghi

Cdm sulla Giustizia, sì del M5s dopo la mediazione di Draghi

Sì del M5s sulla riforma della Giustizia della ministra Cartabia in Cdm. Decisiva la mediazione di Draghi.

ROMA – Il Cdm sulla riforma della Giustizia dovrebbe vedere il sì del M5s. Come riportato da La Repubblica, la riunione di maggioranza è iniziata più tardi per evitare uno strappo. La mediazione del premier Draghi e della ministra Cartabia è stata decisiva per il via libera. Anche se Fi e Iv hanno espresso le proprie perplessità.

Il M5s dice sì sulla riforma della Giustizia

Sono state ore di contatti tra i partiti di maggioranza e la ministra Cartabia per arrivare ad un compromesso. Da parte del M5s, però, in un primo momento si era pensato passo indietro e l’ex ministro Bonafede ha confermato la decisione di astenersi in Cdm sul provvedimento. L’entrata in campo del premier Draghi, però, ha cambiato la situazione e si è arrivati al sì.

Alcuni esponenti avevano chiesto di bocciare il testo e per questo il via libera non sembra piacere ad alcuni pentastellati. In molti, infatti, vedono in questa mossa un cedimento e sono pronti a dire no in Parlamento quando arriverà il testo.

Palazzo Chigi

Riforma Giustizia in Parlamento, M5s diviso?

La riforma della Giustizia è attesa in Parlamento il 23 luglio con i suoi emendamenti. Non dovrebbero esserci particolari problemi sul via libera visto che l’intera maggioranza (escluso il M5s) e Fratelli d’Italia sono pronti a votare a favore del provvedimento.

Da capire come si comporteranno i pentastellati. La decisione di approvare il testo deciso dalla ministra Cartabia potrebbe portare ad una nuova spaccatura all’interno dei 5Stelle. Una buona parte sembra essere intenzionata, come anche chiesto ai vertici in questi ultimi giorni, di dire no alla riforma. Ma allo stesso tempo ci saranno elementi che daranno il via libera. Una situazione che alimenta le tensioni nella maggioranza, con il premier Draghi che non sembra essere intenzionato a fare un passo indietro sul provvedimento. Per questo motivo la riforma della Giustizia è pronta ad andare avanti anche senza il sì totale dei 5Stelle.