Arresto di Cecilia Sala in Iran: l’editoriale di Vittorio Feltri divide l’opinione pubblica, ecco le dure parole del giornalista.
L’arresto della giornalista Cecilia Sala in Iran continua a far discutere, suscitando reazioni contrastanti non solo sul piano politico, ma anche tra i colleghi della stampa. A gettare ulteriore benzina sul fuoco è stato Vittorio Feltri, con un editoriale pubblicato su ilGiornale. Il direttore editoriale ha espresso un giudizio severo sulla decisione della giornalista di recarsi in un Paese noto per il regime oppressivo e le violazioni dei diritti umani.
Le critiche di Feltri a Cecilia Sala
Feltri non ha risparmiato critiche dirette a Cecilia Sala, descrivendola come imprudente e poco consapevole dei rischi associati al suo viaggio: “Si è avventurata in un Paese, l’Iran, in cui vige un regime totalitario di stampo islamico e fortemente oscurantista, che esercita il potere per mezzo del terrore”.
Secondo Feltri, la giornalista avrebbe sottovalutato i pericoli nonostante fosse a conoscenza della delicata situazione politica e sociale del Paese, specialmente dopo le proteste scoppiate nel settembre 2022 in seguito alla morte di Mahsa Amini, la giovane curda deceduta per non aver indossato correttamente il velo.
Iran: un contesto complesso e pericoloso
Feltri ha sottolineato come il viaggio della Sala si sia svolto in un contesto internazionale particolarmente teso, con rapporti sempre più complicati tra l’Occidente e i regimi islamici: “Non mi pare un bel momento per compiere un pellegrinaggio a Teheran. Sala ci è andata a suo rischio e pericolo, da sola, non si capisce bene perché”.
Inoltre, Feltri ha insinuato che l’arresto possa essere una ritorsione diplomatica legata al recente fermo in Italia di un cittadino iraniano ricercato dagli Stati Uniti, ipotesi che tuttavia non trova ancora conferme ufficiali.
La responsabilità individuale e il ruolo della Farnesina
Tra i punti centrali dell’editoriale emerge la questione della responsabilità personale: “La Farnesina già mette in guardia gli italiani dal recarsi in Iran. Cos’altro dovrebbe fare l’esecutivo?”.
Feltri ritiene che la Sala, in quanto giornalista, avrebbe dovuto informarsi adeguatamente sui rischi, evitando di mettersi in una situazione così pericolosa.
In ogni caso, resta aperta la questione del supporto alla giornalista:
“Salveremo la pelle di Sala, la riporteremo a casa, faremo di tutto per la nostra concittadina”, ha concluso Feltri, pur ribadendo che non la considera un’eroina del giornalismo.