Festa per il centenario della firma dell’armistizio che ha messo fine alla Prima Guerra Mondiale. Merkel e Macron insieme contro l'”ottuso nazionalismo”.
In occasione delle celebrazioni per il centenario dell’armistizio che ha sancito la fine della Prima Guerra Mondiale, Merkel e Macron hanno condannato i nazionalismi emergenti dipingendoli come una minaccia. Presenti alle celebrazioni anche Donald Trump e Vladimir Putin, che hanno avuto modo di confrontarsi sugli ultimi sviluppi di una politica estera – quella statunitense – ritenuta preoccupante.
Macron, il nazionalismo è un tradimento del patriottismo
“Il nazionalismo è un tradimento del patriottismo“, ha dichiarato il presidente della Francia Emmanuel Macron. “Combattenti giusti, combattenti per la libertà. Sono questi valori, sono queste virtù che hanno dato loro forza, perché hanno guidato il loro cuore. Dicendo ‘prima i nostri interessi e non m’importa degli altri’ eliminate la cosa più preziosa che ha una nazione: i suoi valori morali”, ha proseguito il numero uno della Francia menzionando le parole pronunciate da Georges Clemenceau di fronte all’Assemblea nazionale nel novembre del 2018.
Angela Merkel con Macron: la preoccupazione è che il nazionalismo possa di nuovo guadagnare terreno
Dura anche la cancelliera Angela Merkel, che si è detta preoccupata dal nazionalismo ottuso e dilagante. “La mia preoccupazione è che le visioni di cieco nazionalismo possano di nuovo guadagnare terreno“. Non sono stati fatti riferimenti diretti, ma l’impressione è che i due leader europei abbiano in qualche modo voluto mandare un monito all’Italia, guidata da una governo spesso definito pericolosamente populista per i suoi continua attacchi all’Unione europea e per la politica adottata nei confronti dei migranti.