Cerno, passato a Italia Viva, attacca il Pd: “Mi chiedevano il pizzo come i mafiosi, perché ero in dissenso sulla Tav”.
Cerno lascia il Partito democratico tra insulti, minacce e querele. E retroscena tutti da chiarire. Il senatore, appena passato a Italia Viva, ha dichiarato pubblicamente che il Pd gli ha chiesto il pizzo, sollevando un polverone sul Nazareno. Ma facciamo ordine.
Cerno lascia il Pd tra insulti e polemiche
Ex direttore dell’Espresso, poi senatore eletto a Milano, Tommaso Cerno era tra le fila del Partito democratico anche se il rapporto non era propriamente roseo. I venti di burrasca scatenati da Matteo Renzi lo hanno portato a lasciare il Partito democratico, che in tutta risposta gli ha chiesto indietro una quota del suo stipendio da parlamentare che avrebbe dovuto versare nelle casse del Pd. E che non ha fatto.
Cerno, ‘Mi chiedevano il pizzo come i mafiosi’
Cerno ha raccontato la sua versione dei fatti che è diametralmente opposta a quella che arriva dai palazzi Dem. Secondo il neo-senatore di Italia Viva, il Pd sarebbe arrivato “a chiedergli il pizzo come i mafiosi“. Parole durissime che ovviamente avranno delle conseguenze.
“Mi chiedevano il pizzo, come i mafiosi, perché ero in dissenso sulla Tav“, ha dichiarato Cerno.
Di seguito il video con le dichiarazioni di Cerno contro il Pd
Roggiani, “Grave che si permetta di calunniare una intera comunità”
A proposito di conseguenze, Roggiani ha annunciato una querela: “È davvero grave che lui, paracadutato nel collegio più sicuro di Milano e dunque eletto grazie agli sforzi organizzativi e anche economici del Pd, si permetta ora di calunniare un’intera comunità”