Ecco come funziona il certificato di proprietà digitale
Il certificato di proprietà è il documento che ne attesta l’aspetto giuridico della vettura. Viene rilasciato dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Fino a qualche anno fa, più specificatamente, fino ad ottobre 2015, il certificato di proprietà lo si poteva avere soltanto a livello cartaceo, e poteva essere ritirato presso l’agenzia a cui ci si era rivolti per la registrazione della macchina. Ma ora invece, le cose sono completamente cambiate.
Il certificato di proprietà è in formato digitale. Per l’automobilista i vantaggi sono due: il primo è che ha un documento in meno da conservare, mentre l’altro vantaggio consiste nel fatto che non ci si deve più preoccupare in caso di smarrimento o furto.
Come richiedere il certificato di proprietà in formato digitale?
Il certificato di proprietà digitale è archiviato nei sistemi informatici dell’Aci, per cui all’atto dell’acquisto del veicolo, al conducente verrà fornito solamente un codice. Il certificato di proprietà digitale riporta le stesse informazioni della sua vecchia versione cartacea, ovvero:
- i dati dell’intestazione
- i dati del veicolo
- eventuali ipoteche immesse sul veicolo
Come visualizzare il certificato di proprietà digitale?
Una volta avuta in mano la ricevuta , bisognerà collegarsi al sito che viene illustrato sulla stessa e inserire il codice di accesso personalizzato, oppure è possibile visualizzare il documento attraverso la lettura dello smartphone o altro dispositivo idoneo del QR-code presente sempre sulla ricevuta stessa, o ancora tramite il sito Aci cliccare sulla dicitura “Consulta il certificato di proprietà digitale”.
Se in seguito all’emissione del certificato sono state fatte delle variazioni per quanto concerne l’aspetto giuridico del veicolo, al momento della consultazione sul web, il sistema segnalerà le dovute variazioni.
Nel caso si dovesse perdere il codice di accesso, basterà recarsi presso lo Sportello Telematico Automobilistico e farsi ristampare nuovamente la ricevuta.
La riforma rientra nella più alta strategia di digitalizzazione dei documenti di tutta la pubblica amministrazione.