Si è spento Cesare Romiti, storico amministratore delegato della Fiat. Successivamente è stato presidente di Rcs. Aveva 97 anni.
MILANO – Cesare Romiti è morto all’età di 97 anni. Era nato a Roma il 24 giugno 1923 e aveva compiuto novantasette anni lo scorso 24 giugno. Il suo nome è evidentemente legato a quello di Agnelli e soprattutto alla FIAT, della quale è stato Amministratore delegato e Presidente. Ma allargando il discorso, il suo nome è legato alla storia dell’Italia.
I primi incarichi amministrativi e direttivi
Laureatosi in Scienze economiche e commerciali, nel 1968 diventa direttore generale della Snia Viscosa. Frequenta gli studi di Mediobanca a Milano, dove entra in contatto con Enrico Cuccia, al quale fa un’ottima impressione. Due anni più tardi l’IRI lo nomina direttore generale prima e amministratore delegato poi della compagnia aerea Alitalia.
Al comando della Fiat, al fianco di Agnelli
Nel 1974, sponsorizzato proprio da Cuccia, entra nella Fiat. Nel 1976 diventa amministratore delegato in un triumvirato con Umberto Agnelli e Carlo De Benedetti. Nella casa automobilistica torinese ottiene i pieni poteri nel 1980, quando i due fratelli Agnelli, Gianni e Umberto, vengono convinti da Mediobanca a passare la mano. Per due anni, tra il 1996 e il 1998, è stato anche presidente.
Nel 1998, anno della sua uscita dalla Fiat, percepì una buonuscita di circa 105 miliardi di vecchie lire per i suoi 25 anni di attività, più 99 miliardi di lire per il patto di non concorrenza.
“In Fiat ho avuto praticamente carta bianca per venticinque anni“, ebbe a dire Cesare Romiti.
Dopo l’uscita dal gruppo automobilistico, è diventato imprenditore in proprio, diventando anche presidente di Rcs.
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