Cessate il fuoco in Palestina, l’appello a Meloni e von der Leyen: ecco i dettagli del documento 

Cessate il fuoco in Palestina, l’appello a Meloni e von der Leyen: ecco i dettagli del documento 

Appello per il cessate il fuoco in Palestina inviato alla Meloni: oltre 50 personalità si mobilitano.

Un accorato appello per un cessate il fuoco in Palestina è stato firmato da oltre 50 personalità del mondo della politica, dello spettacolo e del giornalismo. Il documento, intitolato “#StopCrimesInPalestine”, è stato inviato alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e alla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Tra coloro che hanno firmato spiccano personaggi di forte notorietà come il Premio Nobel Giorgio Parisi e lo storico Alessandro Barbero

Cessate il fuoco in Palestina: da chi è partita l’iniziativa 

L’appello è stato lanciato dalla deputata del Partito Democratico Laura Boldrini al fianco del docente della Bocconi Massimo Amato e al giornalista Gianni Giovannetti. Attraverso gli strumenti diplomatici disponibili, si spera di sollecitare le istituzioni italiane ed europee a ottenere un immediato cessate il fuoco in Palestina, la liberazione degli ostaggi e il rispetto del diritto internazionale.  

L’appello è stato presentato durante una conferenza con i giornalisti presso la Federazione Nazionale della Stampa.  

Laura Boldrini

Le adesioni dal mondo della cultura e dello spettacolo  

Tra i firmatari del documento anche personaggi del mondo dello spettacolo tra cui l’attrice Alba Rohrwacher. Spazio anche per lo scrittore Maurizio de Giovanni, la giornalista Rula Jebreal e l’ex premier Massimo D’Alema. Laura Boldrini, durante la conferenza, ha sottolineato l’urgenza della situazione: “Stiamo assistendo all’annientamento del popolo palestinese”

Il caso di Yara Abushab 

Nel corso dell’incontro è stata presentata la commovente storia di Yara Abushab, una studentessa di Gaza arrivata in Italia per un tirocinio e rimasta bloccata a causa della guerra. Grazie a una campagna di crowdfunding, è riuscita a mettere in salvo grande parte della sua famiglia attraverso il valico di Rafah.  

Il contenuto dell’appello 

L’appello denuncia l’uccisione di oltre 42.000 palestinesi, tra cui molti bambini e anziani, e la distruzione delle infrastrutture di Gaza. Nel testo si legge anche: “Assistiamo a un massacro senza precedenti di operatori umanitari e giornalisti”, mentre le autorità israeliane vietano l’ingresso della stampa internazionale. 

Il documento richiede che il governo italiano e la Commissione Europea agiscano per garantire il rispetto dei diritti umani, il cessate il fuoco e la liberazione immediata degli ostaggi. Si chiede, in aggiunta, che Israele rispetti le risoluzioni dell’ONU e cessi l’occupazione illegale dei territori palestinesi. 

La richiesta di sanzioni e il rispetto del diritto internazionale 

Tra le richieste, vi è anche l’interruzione dell’invio di armi a Israele e anche: “sanzioni nei confronti di Netanyahu e dei suoi ministri che incitano all’odio e la sospensione dell’accordo di associazione Israele-UE, che si basa sul rispetto dei diritti umani”.  

In ultimo, si chiede “che il diritto e la legalità internazionale prevalgano sull’uso della forza”.