Il Monza, appena retrocesso in Serie B, è valutato 30 milioni di euro. Fininvest pensa di cedere l’80% al fondo guidato da Mauro Baldissoni.
Negli ultimi anni, il panorama calcistico italiano ha visto cambiamenti significativi nelle proprietà dei club, con gruppi stranieri sempre più interessati. Oggi, è il turno del Monza, la squadra brianzola che presto potrebbe cambiare radicalmente pelle. Secondo quanto emerge dall’ambiente redazionale, la famiglia Berlusconi sarebbe pronta a dire addio per la seconda volta al mondo del calcio, dopo l’uscita dal Milan quasi un decennio fa.

Il quadro dell’operazione
In base a quanto riportato da “Il Corriere della Sera”, Fininvest avrebbe avviato una trattativa per cedere l’80% del capitale del Monza a una cordata statunitense guidata dall’ex manager della Roma, Mauro Baldissoni. La valutazione del club, appena retrocesso in Serie B, si attesterebbe intorno ai 30 milioni di euro. L’obiettivo è una firma entro pochi giorni, a condizione che la struttura economica e giuridica dell’operazione venga accettata da entrambe le parti.
La strategia prevede che il gruppo Americana acquisisca inizialmente l’80% del capitale, per poi salire al 100% entro dodici mesi. Questa formula permetterebbe a Fininvest di mantenere, seppur per un periodo limitato, un ruolo nella governance del club brianzolo, garantendo una transizione graduale della proprietà.
Figure chiave e futuro assetto dirigenziale
Qualora l’operazione vada in porto, si prospettano cambiamenti importanti anche nello staff dirigenziale. Mauro Baldissoni, figura nota per le sue passate operazioni in casa Roma (ingresso dei gruppi di Thomas DiBenedetto e James Pallotta), è indicato come candidato naturale per il ruolo di amministratore delegato del Monza.
Sul fronte tecnico, la cordata statunitense punterebbe su Nicholas Burdisso, ex direttore tecnico della Fiorentina, che potrebbe assumere la carica di direttore sportivo. Ad occuparsi di questo aspetto sarebbe un professionista che in passato ha già dimostrato competenza e visione nella costruzione di squadre competitive.
Un altro nodo non secondario riguarda la posizione di Adriano Galliani, attuale amministratore delegato del Monza nonché figura di riferimento per la famiglia Berlusconi nel progetto brianzolo. Secondo fonti interne, Galliani verrebbe coinvolto nel processo di transizione e studiato un suo eventuale ruolo di supervisione, al fine di garantire continuità e solidità gestionale.
Con queste premesse, il Monza potrebbe vivere un cambio generazionale non solo nella proprietà ma anche – e forse soprattutto – nella progettualità sportiva. La cordata americana, forte dell’esperienza già maturata a Roma, potrebbe portare nuove risorse finanziarie e un’organizzazione manageriale moderna.
Il passaggio di consegne, se completato nei tempi annunciati, segnerà l’inizio di una nuova era per il Monza, chiamato a rimettersi in primo piano dopo il colpo della retrocessione. Il futuro attende ora l’esito delle firme e dei passaggi formali, ma una cosa è certa: l’avventura nel calcio italiano del Monza si appresta a vivere un capitolo nuovo, magari ancora più ambizioso.