CFD - Cos’è cambiato dal 1° agosto
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Direttore: Alessandro Plateroti

CFD – Cos’è cambiato dal 1° agosto

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Tutte Le novità nel campo del CFD Trading da conoscere a partire dal 1° agosto 2018

Il 22 maggio 2018 è stata una data decisiva per chi opera nel CFD trading, l’ESMA ha cambiato le carte in tavola per le operazione sui contratti per differenza. La Decisione in questione è la 2018/796.

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Oltre all’appena citata, è stata presa anche la Decisione (UE) 2018/795 che ha cambiato anche lo scenario delle opzioni binarie. L’Autorità Europea degli strumenti finanziari e dei mercati ha bloccato temporaneamente le operazioni binarie.

Dal 2 luglio 2018, citando testualmente la 2018/795, sono vietate per un tempo limitato “la commercializzazione, la distribuzione o la vendita di opzioni binarie ai clienti al dettaglio”.

Giro di chiave sui CFD per i prossimi tre mesi

Il presidente dell’ESMA, Steven Maijoor, ha spiegato che le misure restrittive prese nei confronti dei contratti per differenza o CFD rappresentano un passo significativo verso la protezione degli stessi investitori. Grazie alle nuove misure sui CFD verrà garantito che gli investitori non potranno perdere più soldi di quelli investiti. Inoltre, spiega sempre Maijoor, con questa misura, vengono limitate le leve finanziarie e fornite avvertenze di rischio comprensibili agli investitori.

In che modo sono state prese misure limitative per i CFD? Più precisamente sono state ridimensionate le leve di investimento. Ad esempio, la leva su coppie di valute principali non potrà superare 30:1, la leva sulle valute non principali, oro e indici di Borsa il 20:1. Non solo, la leva sulle azioni è stata limitata a 5:1. Per le criptovalute la leva massima consentita sarà 2:1.

Un altro modo di tutelare gli investitori è grazie alla standardizzazione della percentuale di margine, il 50% del margine minimo richiesto, alla quale i broker dovranno chiudere le posizioni aperte dei clienti al dettaglio. In più verrà aggiunta una protezione del saldo negativo e ristretti gli incentivi offerti per l’apertura di posizioni sui CFD.

Le misure avranno validità tre mesi e potranno essere prolungate di altre, se considerato opportuno dall’ESMA.

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Vietate le opzioni binarie per gli investitori neofiti

Con la Decisione (UE) 2018/795 si vuole limitare la tendenziale perdita di denaro degli investitori. Dopo attente analisi da parte dell’ESMA e di enti nazionali è risultato che dal 74 al 89 per cento dei conti al dettaglio è in perdita sugli investimenti effettuati. La perdita media va da circa 1600 fino a 29mila euro per investitore.

Il presidente Steven Maijoor si è espresso sul divieto di operare su opzioni binarie dicendo che è necessario al fine di tutelare gli investitori vulnerabili alla promessa di alti rendimenti e piattaforme che favoriscono le negoziazioni con tassi di interesse storicamente bassi. “Tutto ciò”, dice il presidente dell’ESMA, “ha creato un’offerta interessante per gli investitori retail”.

Essendo prodotti finanziari molto complessi ma comunque accessibili a investitori al dettaglio, tra cui investitori alle prime armi, i risultati sono stati sconcertanti. Grazie alle misure prese sulle opzioni binarie si cercherà di contrastare l’andamento negativo generale.

Dal 2 luglio e dall’1 agosto 2018 si sono visti grandi cambiamenti sullo scenario finanziario. Vietati gli investimenti sulle opzioni binarie e drastiche misure riduttive sul trading di CFD. Il tutto è stato deciso per la protezione degli investitori al dettaglio.

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ultimo aggiornamento: 29 Luglio 2024 11:14

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