MILANO – La Cgia di Mestre contro i colossi del web. In una ricerca effettuata dall’Ufficio Studi è stato evidenziato come “le grandi aziende producono nel nostro Paese fatturati milionari, anche se solo una piccolissima parte viene dichiarata in Italia“.
Per esempio l’aggregato delle controllate in Italia di una quindicina di big multinazionali ha fatturato 2,4 miliardi di di euro. Cifra molto alta rispetto ai 64 milioni che hanno fatto percepire al Fisco. “Nello stesso anno – si precisa nella ripresa – le nostre micro e piccole imprese, con meno di 5 milioni di fatturano, abbiano generato un volume di affari 926,7 miliardi con un contributo fiscale all’Erario pari a 39,5 miliardi di euro“.
Paolo Zabeo: “E’ diventata una questione di giustizia sociale”
La ricerca è stata commentata da Paolo Zabeo, coordinatore dell’Ufficio Studi della Cgia di Mestre: “In questi due mesi di lockdown le multinazionali del web hanno aumentato i ricavi in misura esponenziale […]. Per loro il peso delle tasse continua ad essere insignificante, per le nostre imprese il carico fiscale ha raggiunto livelli insopportabili […]. E’ diventata ormai una questione di giustizia sociale“.
Il segretario Mason: “Dl Rilancio insufficiente”
Il Dl Rilancio è stato contestato dal segretario della Cgia, Renato Mason che ha parlato di misure insufficienti per aiutare le aziende. “Le decisioni prese dal Governo – ha precisato l’esponente di questo ente – non bastano a colmare la rovinosa caduta del fatturato registrata in questi ultimi mesi da tantissime piccole imprese che, a differenza dei giganti tecnologici, non possiedono la liquidità sufficiente per reggersi in piedi“.
La Cgia di Mestre è pronta a scendere in campo in favore delle piccole e medie imprese italiane che, secondo quanto precisato dall’Ufficio Studi, sono sfavorite rispetto alle grandi aziende tecnologiche.
Scarica QUI il testo del Decreto Cura Italia per conoscere le norme a sostegno delle famiglie e delle imprese.
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