La rosa e la stella del Porto. I lusitani sono l’avversario della Juventus agli ottavi di finale di Champions League.
ROMA – La rosa e la stella del Porto. Gli ottavi di finale hanno regalato alla Juventus un avversario sicuramente alla portata, ma non da sottovalutare. La squadra lusitana è cambiata molto nel corso degli anni senza mai perdere la sua caratteristica principale: avere in rosa talenti importanti. In panchina uno che il calcio italiano lo conosce bene: Sergio Conceicao.
La rosa del Porto
Una rosa molto equilibrata per i portoghesi. In porta Augustin Marchesin con le prestazioni è riuscito a conquistare la maglia da titolare. In difesa l’esperienza di Pepe è molto importante, ma non mancano giovani talentuosi come Diogo Leite, Sanusi e Sarr.
Qualità ed esperienza in un reparto chiave come quello di centrocampo. Jesus Corona e Otavio ormai sono certezze per questa squadra. Il tutto accompagnato dal talento di Marko Grujic e dalla voglia di riscatto di una vecchia conoscenza del nostro calcio come Felipe Anderson. In attacco Marega è il giocatore più conosciuto, ma nella prima fase della competizione si è fatto notare anche Luis Diaz con due gol in cinque presenze.
Portieri
Augustin Marchesin
Claudio Ramos
Mouhamed Mbaye
Francisco Meixedo
Diogo Costa
Difensori
Pepe
Diogo Leite
Zaidu Sanusi
Carraca
Wilson Manafà
Chancel Mbemba
Nanu
Malanga Sarr
Centrocampisti
Mamadou Loum
Matheus Uribe
Marko Grujic
Jesus Corona
Romario Barò
Otavio
Sergio Oliveira
Felipe Anderson
Fabio Vieira
Attaccanti
Luis Diaz
Mehdi Taremi
Moussa Marega
Joao Mario
Toni Martinez
Evanilson
Francisco Coincecao
La stella
Una squadra, come detto, ricca di giocatori molto interessanti. La novità di questa stagione è sicuramente il colombiano Luis Diaz. Classe 1997 e cresciuto nel Barranquilla, da due stagioni milita nella squadra lusitana con prestazioni molto interessanti. Per lui ci sono ampi margini di miglioramento e il salto di qualità potrebbe avvenire già nella prossima sessione di calciomercato.
Esterno sinistro, può agire sia come attaccante che centrocampista. Una duttilità molto utile in un calcio come quello moderno.