La Champions League sorprende: la quota qualificazione e il ruolo dell’algoritmo

La Champions League sorprende: la quota qualificazione e il ruolo dell’algoritmo

Analizziamo l’impatto delle underdog sulla Champions League 2024/2025, le previsioni dell’algoritmo per la qualificazione.

La Champions League di quest’anno sta regalando sorprese inaspettate. Squadre considerate underdog, spesso sottovalutate dai pronostici, stanno cambiando le carte in tavola. Risultati come la vittoria del Milan contro il Real Madrid a Madrid o lo schiacciante successo dello Sporting Lisbona sul Manchester City non solo catturano l’attenzione, ma influenzano il cammino verso la qualificazione.

Champions League

Le underdog che sorprendono le grandi: quando le favorite inciampano

Questa stagione era partita con il presupposto di favorire le grandi squadre, grazie a un format che apparentemente riduceva i rischi per le big. Tuttavia, le prime giornate dimostrano che le sorprese sono all’ordine del giorno. Lo Sporting Lisbona, guidato da Amorim, ha accumulato già 10 punti, mettendosi in una posizione di vantaggio rispetto a giganti come PSG, Bayern Monaco e Atletico Madrid, che devono rincorrere per mantenere vive le loro speranze di qualificazione.

Champions League: la quota qualificazione e i calcoli dell’algoritmo

Al centro dell’attenzione c’è l’algoritmo che, all’inizio della competizione, aveva stimato la soglia per la qualificazione diretta agli ottavi a 16 punti. Secondo le previsioni, con 17 punti si avrebbe quasi la certezza di accedere alle prime otto, mentre con 16 il destino dipenderebbe dalla differenza reti, da sempre un elemento cruciale nei tornei ad alto livello.

Chi, però, sembra in grado di raggiungere queste soglie? Il Milan, pur essendo a 6 punti, ha un calendario favorevole con partite contro la Stella Rossa e il Girona in casa, oltre a trasferte sulla carta abbordabili contro Slovan Bratislava e Dinamo Zagabria. Anche il Liverpool e il Barcellona, tradizionali protagoniste, sono chiamate a confermare il loro status, mentre il Dortmund, pur non partendo tra le favorite, si è già ritagliato uno spazio importante.

Lo scenario si complica ulteriormente man mano che ci si addentra nei punteggi “possibili” per le qualificazioni. La Juventus, il Lille, l’Arsenal e persino il Bayern Monaco si trovano a giocarsi tutto in poche partite decisive. In questa nuova Champions, nulla sembra prevedibile: persino squadre come il Brest o il Celtic stanno mostrando un inaspettato coraggio. La lezione, per ora, è chiara: le grandi squadre non possono permettersi passi falsi, perché l’ombra delle underdog è sempre più lunga e minacciosa.