Il Chelsea in prima fila nella lotta al razzismo. I tifosi ritenuti responsabili potranno partecipare ad attività rieducative organizzate dal club.
Continua la lotta delle squadre di calcio contro il razzismo. Il Chelsea a tal proposito ha tentato la via della sensibilizzazione decidendo di mandare i tifosi accusati di cori e/o gesti razzisti in visita al campo di concentramento di Auschwitz, uno dei luoghi più emotivamente provanti del mondo.
Chelsea, tifosi razzisti in visita ad Auschwitz: l’iniziativa del club londinese
Il Chelsea ha deciso di avviare una politica restrittiva per combattere il fenomeno del razzismo nella propria tifoseria. Le persone che saranno ritenute responsabili di comportamenti razzisti potranno scegliere tra l’allontanamento dallo stadio o la partecipazione ad attività rieducative. Tra le proposte di questa seconda via spicca una visita al campo di concentramento di Auschwitz.
Il Chelsea in prima fila nella lotta al razzismo
Il patron dei Blues, Roman Abramovich, è ebreo e anche per questo motivo ha deciso di dare un giro di vite alla lotta contro il razzismo diventando una delle società all’avanguardia in tal senso. Spesso l’immagine del Chelsea è stata macchiata da episodi di razzismo che hanno visto per protagonisti proprio i tifosi londinesi.
Secondo i vertici del Chelsea, il semplice allontanamento dallo stadio delle persone accusate di razzismo non comporta il recupero dell’individuo e di conseguenza non debella il fenomeno. Scopo della politica intrapresa dal club londinese è quello di sensibilizzare e responsabilizzare i tifosi nei confronti di un tema spesso sottovalutato quando non addirittura ignorato del tutto.
fonte foto copertina: https://www.facebook.com/ChelseaFC