L’uccisione di un uomo da parte di due immigrati ha scatenato una vera e propria caccia all’uomo da parte dei neonazisti a Chemnitz.
In Germania è allarme per la caccia all’uomo che i neonazisti hanno iniziato nella zona di Chemnitz dopo l’omicidio di un uomo da parte di due immigrati. Per ora il ministro dell’Interno, Horst Seehofer, si è chiuso nel silenzio in ore particolarmente drammatiche per il Paese e i Verdi, proprio per questo, ne hanno chiesto le dimissioni.
Come riferito da Repubblica, a scatenare le manifestazioni delle ultime tremende 48 ore sarebbe stato l’accoltellamento di un 35enne tedesco domenica sera da parte di un iracheno e di un siriano. Un omicidio che aveva scatenato fin dal principio le ire degli hooligan, con 800 estremisti di destra scesi in strada nella serata a Chemnitz per manifestare il proprio odio xenofobo attraverso slogan e aggressioni.
Caos in Germania, neonazisti a caccia di immigrati
La condanna di questa giustizia sommaria e fai-da-te è arrivata lunedì mattina da parte del portavoce di Angela Merkel, seguito dal governatore della Sassonia che ha parlato di episodio ‘schifoso’. A chi provava a manifestare contro quest’ondata razzista ha però risposto nel pomeriggio la destra, dandosi appuntamento sotto la statua di Marx e dando il via a ore di scontri con i manifestanti.
Germania, guerriglia tra neonazisti e manifestanti: bilancio desolante
Come ammesso dal ministro Woeller, il bilancio degli scontri di lunedì sarebbe addirittura desolante, con la polizia incapace di separare neonazisti e antifascisti. E intanto il Paese si interroga sullo stato delle forze dell’Ordine, con la polizia che denuncia i tagli al personale degli ultimi anni, anche se le immagini trasmesse dalle televisioni manifestano una certa impotenza, con molti neonazisti ripresi nell’effettuare saluti nazisti davanti agli agenti senza subire alcuna conseguenza. La situazione è dunque bollente, e preoccupa non poco i piani alti della politica tedesca, con conseguenze sulla politica migratoria che potrebbero riguardare, in qualche modo, anche gli altri Paesi dell’area europea.
Nel video alcune immagini degli scontri degli scorsi giorni: