La Fiera del Libro di Francoforte ha cancellato all’ultimo la sua premiazione nell’ottobre 2023: scopriamo chi è l’autrice Adania Shibli.
Tra le voci femminili arabe più riconosciute a livello mondiale, Adania Shibli scrive e pubblica romanzi, saggi e opere teatrali dagli anni ’90 ed è stata inserita nel gruppo dei 39 scrittori arabi più promettenti sotto i 40 anni. Ripercorriamo insieme la sua storia e la sua carriera, senza tralasciare la questione del “premio sospeso” che l’ha vista protagonista nell’autunno del 2023.
La biografia della scrittrice
Adania Shibli è nata il 13 agosto 1974, in Palestina. Ha origini beduine e, come racconta la rivista culturale Doppiozero, può essere definita una palestinese “dell’interno”, dal momento che discende da quei palestinesi che nel 1948 scelsero di rimanere a vivere nel nuovo Stato di Israele, da stranieri.
Ha quindi studiato all’Università Ebraica di Gerusalemme, laureandosi in Comunicazione e Giornalismo, e ha poi proseguito con un dottorato di ricerca in Media e Studi Culturali all’Università di East London. La sua formazione si è poi arricchita con una borsa di studio post-dottorato presso l’Institute for Advanced Study di Berlino.
La carriera della Shibli
La Shibli ha dato inizio alla sua carriera ottenendo pubblicazioni su riviste letterarie mediorientali ed europee a partire dal 1996. Da allora, si è dedicata alla scrittura a 360°, firmando romanzi, racconti brevi, saggi, opere teatrali e libri d’arte. Alcuni dei suoi saggi sono confluiti in A journey of ideal across: In dialogue with Edward Said, raccolta che riflette sul lascito culturale del famoso accademico e attivista politico palestinese citato nel titolo.
A storie che parlano della sua terra e delle sue radici sono dedicati anche i suoi romanzi, come Sensi, tradotto in italiano nel 2007, che le hanno permesso di ricevere per ben due volte il premio Young Writer’s Award-Palestine della A.M. Qattan Foundation, nonché di essere inserita nel gruppo Beirut39, cioè tra i 39 scrittori arabi più promettenti under 40. Minor detail (Un dettaglio minore), la sua opera pubblicata nel 2020, è stata inoltre selezionata per il National Book Award 2020 per la letteratura tradotta e per l’International Booker Prize.
Insieme alla scrittura, la Shibli ha portato avanti un percorso accademico: ha insegnato all’Università di Nottingham e dal 2013 è professoressa part-time nell’ateneo di Birzeit, in Palestina. Ha avviato inoltre una collaborazione con l’al-Hakawati Theater di Gerusalemme e con il Sakakini Cultural Centre di Ramallah.
La Fiera del Libro di Francoforte e il premio sospeso
Per il suo romanzo Minor detail, l’autrice palestinese è stata inserita nel LiBeraturpreis 2023, premio organizzato dalla società letteraria tedesca LitProm, con cerimonia di premiazione prevista per il 20 ottobre 2023 nell’ambito della Fiera del Libro di Francoforte. Tuttavia, pochi giorni prima della consegna del riconoscimento, l’organizzazione letteraria ha cancellato la sua partecipazione.
Una prima causa è da ritrovare nelle numerose critiche mosse dagli intellettuali tedeschi, che hanno giudicato i contenuti del volume “antisemiti” – il libro racconta la storia vera dello stupro e dell’omicidio di una ragazza palestinese nel 1949 per mano di un soldato israeliano. L’altra motivazione risiede ovviamente nella ripresa del conflitto arabo-israeliano proprio in quei giorni. Ad ogni modo, dopo il dietrofront di molti editori e scrittori arabi, la LitProm ha poi annunciato che Adania Shibli verrà premiata, ma solo al termine della guerra tra Israele e Palestina.
La vita privata di Adania Shibli
La scrittrice vive tra Ramallah, centro principale della Palestina, Londra e Berlino. Non si hanno molte informazioni sulla sua sfera personale, ma è certo che abbia almeno un figlio.
Curiosità sulla scrittrice
E’ poliglotta: in un’intervista a Bomb Magazine ha dichiarato di conoscere l’arabo, l’inglese, l’ebraico, il francese, il coreano e il tedesco.
Ha scritto la sua tesi di dottorato su come i media occidentali raccontassero i fatti accaduti dopo l’11 settembre. Il titolo completo è: Terrore visivo: uno studio delle composizioni visive degli attacchi dell’11 settembre e dei principali attacchi nella “guerra al terrorismo” delle reti televisive britanniche e francesi.