Dagli studi islamici all’autoproclamazione a ‘Califfo’. Ecco chi era Abou Bakr al-Baghdadi, leader dell’Isis.
ROMA – Abou Bakr al-Baghdadi potrebbe essere stato ucciso in un blitz americano in Siria. L’annuncio è arrivato nella notte tra il 26 e il 27 ottobre 2019 da fonti americane con Donald Trump che ha twittato: “E’ successo qualcosa di grande“. Sono in corso tutte le verifiche del caso e presto ci potrebbero essere anche le prime conferme ufficiali.
Chi era Abou Bakr al-Baghdadi, il leader dell’Isis
Nato nel 1971 a Samarra (Iraq), al-Baghdadi si è laureato nel 1996 a Baghdad in Studi Islamici. Una vita ‘normale’ fino al 2004 quando le forze occupazionali Usa lo hanno arrestato. Una detenzione durata 10 mesi con la liberazione avvenuta perché non era considerato un profilo pericoloso.
Proprio il periodo di prigionia lo ha avvicinato alle forze miliziane tanto che dopo il rilascio è entrato in contatto con al Qaeda. Prime esperienze da terrorista fino al 2010 quando si è autoproclamato leader dell’Isis prima in Iraq e poi in tutto il Medio Oriente. Negli ultimi anni si è nascosto molto probabilmente in Siria ed ha apparso in diversi video dove chiedeva ai suoi seguaci di attaccare in Europa e non solo. In uno dei sermoni annunciava la conquista di Roma da parte del Califfato in poco tempo. L’ultimo messaggio risale allo scorso aprile, apparizione che smentiva l’ipotesi di una uccisione durante un blitz russo.
Al-Baghdadi morto
La morte di al-Baghdadi dovrebbe essere avvenuta nella notte italiana tra il 26 e il 27 ottobre 2019 in Siria. Usiamo il condizionale perché non si ha la certezza ufficiale. L’annuncio è stato dato dai media americani che citano fonti irachene e siriane ma da parte della Casa Bianca ancora nessuna conferma.
Sono in corso tutte le verifiche per cercare di capire se i resti ritrovati sono davvero del leader dell’Isis. Una morte che potrebbe cambiare la storia del terrorismo e delle forze miliziane.
fonte foto copertina https://twitter.com/agambella
