Chi è Elena Cattaneo, ricercatrice italiana e senatrice a vita

Chi è Elena Cattaneo, ricercatrice italiana e senatrice a vita

Chi è Elena Cattaneo, la ricercatrice italiana nota per i suoi studi sulla malattia di Hunington.

MILANO – Tra i ricercatori italiani più conosciuti in tutto il mondo c’è anche Elena Cattaneo. Una studiosa che ha trascorso molti anni negli Stati Uniti al Massachussets Institute of Technology.

Chi è Elena Cattaneo, la carriera scientifica della ricercatrice

Nata a Milano il 22 ottobre 1962 (Scorpione), Elena Cattaneo è una delle ricercatrici più importanti a livello mondiale. Dopo la laurea in Farmacia e un dottorato in Biotecnologie applicate alla farmacologia, la studiosa si è trasferita a Boston per aiutare il professore Ron McKay con la ricerca sulle cellule staminali al Massachussets Institute of Technology. Un’esperienza importante per lei che, al termine di questa avventura, è ritornata in Italia e si è dedicata allo studio della malattia di Hunington.

Durante la sua carriera ha organizzato numerosi eventi scientifici sia a livello nazionale che mondiale.

fonte foto https://twitter.com/GIMBE

Elena Cattaneo senatrice

In contemporanea alla sua attività di ricercatrice, Elena Cattaneo si è dedicata anche al mondo politico. E’ stata tra gli studiosi che hanno firmato la lettera aperta al Governo per non “autorizzare terapie improprie, praticate al di fuori sia delle normali linee guida in tema di terapie convalidate, sia della formale sperimentazione scientifica“. Un chiaro riferimento al metodo stamina.

L’ingresso a Palazzo Madama è avvenuto nel 2013. Si tratta della più giovane senatrice a vita nominata nella storia della Repubblica, nonché la terza donna. Prima di lei Camilla Rivera e Rita Levi Montalcini.

Un incarico che le ha permesso di aprire un’indagine conoscitiva sul caso stamina oltre a promuovere il ‘Progetto Genomi Italia’ che aveva come obiettivo quello di realizzare un’infrastruttura dedicata alla questione genomica su scala nazionale. Nel giugno 2018 ha deciso di astenersi dal votare la fiducia al governo formato dalla Lega e dal MoVimento 5 Stelle con il premier Conte.

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