Chi è Gianluigi Paragone, il leader di Italexit

Chi è Gianluigi Paragone, il leader di Italexit

Chi è Gianluigi Paragone, il leader di Italexit. La carriera e la vita privata dell’ex direttore de La Padania.

Gianluigi Paragone è una figura poliedrica nel panorama italiano, conosciuto per la sua carriera da giornalista e conduttore televisivo, oltre che per il suo impegno in politica. Con un background nelle principali testate italiane e un passato in programmi televisivi di spicco, Paragone è diventato famoso anche per le sue posizioni politiche spesso controcorrente.

  • Nome completo: Gianluigi Paragone
  • Nascita: 7 agosto 1971
  • Luogo di nascita: Varese, Italia
  • Segno zodiacale: Leone
  • Altezza: 1,78 m
  • Partner attuale: Laura Ravetto
  • Pagine social: Facebook, Instagram, X (Twitter)

Gianluigi Paragone: carriera giornalistica e televisiva

Gianluigi Paragone si è diplomato presso il liceo classico Ernesto Cairoli a Varese e si è laureato in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano. Ha iniziato la sua carriera giornalistica al quotidiano varesino La Prealpina, giornale che lo ha incaricato di seguire come inviato le attività di Umberto Bossi e Roberto Maroni. Un primo avvicinamento al partito di via Bellerio prima di dirigere La Padania.

Dopo questo incarico, la sua carriera è proseguita prima come vicedirettore di Libero e poi in Rai dove ha ottenuto la vicedirezione prima di Rai 1 e poi di Rai 2. La sua esperienza in televisione è continuata su La 7 fino al 2017 con il programma La Gabbia, in cui affronta temi politici e sociali con un taglio provocatorio e diretto. In contemporanea a questa esperienza, Paragone si è dedicato anche al mondo della politica entrando nel MoVimento 5 Stelle. L’ingresso in Senato nel 2018 e solo dopo due anni l’espulsione per aver votato contro la Legge di Bilancio 2020.

Dal 2014 al 2017 Paragone ha lavorato in radio, con il programma Benvenuti nella giungla su Radio 105.

Negli anni, Paragone si distingue per il suo stile critico e anticonformista, attirando l’attenzione del pubblico e dei media. La sua esperienza televisiva si estende anche alla Rai, dove conduce trasmissioni di approfondimento politico. Il successo di questi programmi contribuisce a consolidare la sua immagine di giornalista schietto e diretto, che non teme di confrontarsi con temi controversi.

Come giornalista, Gianluigi Paragone è stato:

  • Redattore de La Prealpina di Varese
  • Direttore de La Padania
  • Vicedirettore di Libero
  • Vicediretore di Rai 1 e Rai 2

In qualità di politico è stato invece senatore fra il 2018 e il 2022. Dal 2020 al 2023, leader del movimento Italexit.

Gianluigi Paragone

Gianluigi Paragone in politica: dal M5S a Italexit

Nel 2018, Paragone entra in politica, candidandosi con il Movimento 5 Stelle (M5S) e ottenendo un seggio in Senato. Tuttavia, il suo rapporto con il Movimento si deteriora rapidamente a causa delle sue posizioni spesso divergenti rispetto alla linea ufficiale del partito. Paragone si oppone a diverse decisioni governative del M5S, specialmente riguardo alle alleanze politiche e alla gestione delle crisi economiche e sanitarie.

Nel 2020, viene espulso dal M5S, evento che segna una svolta importante nella sua carriera politica. In risposta all’espulsione, Paragone fonda Italexit, un partito che si oppone apertamente all’Unione Europea e promuove l’uscita dell’Italia dall’eurozona. Italexit si presenta come una piattaforma per coloro che si sentono traditi dai partiti tradizionali e desiderano un’Italia economicamente e politicamente autonoma.

Dopo aver mancato l’elezione al Parlamento Paragone si trova a fronteggiare qualche problema interno in Italexit, dove una parte del movimento protesta per la sua gestione troppo autocratica, pensando anche di sfiduciare Paragone come leader. Di tutta risposta Paragone minimizza e annuncia l’intenzione di cambiare nome al partito trasformandolo in “Per l’Italia con Paragone”.

Il 10 settembre 2019 si astiene dal voto di fiducia al governo Conte II e rimane in carica come senatore fino al 2022, nonostante avesse più volte minacciato di dimettersi. Nel dicembre 2023 Paragone annuncia di abbandonare la politica, lasciando la guida di Italexit che non potrà più avvalersi del suo nome.

Le idee politiche di Gianluigi Paragone

Le posizioni di Paragone sono fortemente critiche verso le istituzioni sovranazionali come l’Unione Europea e il Fondo Monetario Internazionale. È un fermo sostenitore dell’indipendenza economica dell’Italia e crede che l’appartenenza all’eurozona abbia danneggiato l’economia italiana. Paragone sostiene inoltre politiche che incentivino il lavoro e il sostegno alle piccole e medie imprese, criticando aspramente il sistema bancario e la gestione della crisi da parte delle istituzioni finanziarie internazionali.

La sua espulsione dal Movimento 5 Stelle ha sollevato discussioni sul ruolo del dissenso all’interno dei partiti. Le sue posizioni sui vaccini, sulla gestione della pandemia e sull’Unione Europea sono state oggetto di critiche sia da parte di esponenti politici sia di giornalisti. Tuttavia, Paragone ha sempre difeso il diritto di esprimere opinioni divergenti e di rappresentare una voce fuori dal coro.

Le sue idee sono spesso etichettate come populiste, ma Paragone si descrive come un difensore dei diritti dei cittadini contro l’establishment. Questo lo ha reso un personaggio controverso, amato da una parte del pubblico e criticato da altri per le sue posizioni estreme.

Gianluigi Paragone candidato sindaco a Milano

Il 20 maggio 2021 l’annuncio del politico di volersi candidare come sindaco a Milano nella corsa al post Beppe Sala. Sostenuto dalle liste “Milano Paragone Sindaco” e Grande Nord, che raccoglie il 2,99% dei voti, non accedendo al ballottaggio e senza non riesce ad essere eletto consigliere comunale per poche decine di voti. Successivamente fa ricorso al TAR e chiede il riconteggio delle schede, sostenendo che mancano solo 43 voti per entrare nel consiglio comunale, ma dalla prefettura di Milano arriva un documento inviato al TAR dove emerge che i voti mancanti non erano 43, bensì 1.541, giudicando inammissibile il ricorso.

Lo stipendio e i guadagni

Essendo stato da marzo 2018 un senatore, Gianluigi Paragone avrebbe ricevuto un’indennità mensile lorda di 11.555 euro. Nella sua esperienza alla Rai, Paragone prendeva 11.000 euro lordi al mese. A La7, secondo il Fatto Quotidiano percepiva 300.000 euro l’anno.

Secondo Money, la sua dichiarazione dei redditi del 2018, che si riferisce ai guadagni relativi al 2017, parla di un reddito pari a 395.501 euro, dichiarazione del 2019 invece vede un reddito inferiore rispetto l’anno precedente: 301.612 euro e 97.545 euro per la dichiarazione dei redditi 2021 relativa al 2020.

Oltre la politica: vita privata e passioni

La vita privata di Gianluigi Paragone è stata sempre mantenuta lontana dai riflettori. È sposato con Laura Ravetto, deputata e figura politica di rilievo, con la quale condivide l’interesse per la politica e l’impegno sociale. Paragone è anche un padre affettuoso, ha due figli, e sebbene mantenga un basso profilo sulla sua vita familiare, esprime spesso il valore che attribuisce alla famiglia come istituzione.

Nel corso degli anni, Paragone ha scritto diversi libri, in cui analizza temi legati alla politica italiana e internazionale. Tra le sue opere più note vi è “Noi no: Viaggio nell’Italia ribelle”, in cui esplora le realtà italiane meno rappresentate nei media, dando voce a un’Italia “ribelle” che non si sente ascoltata. Le sue pubblicazioni riflettono il suo approccio critico e la sua volontà di approfondire questioni complesse da prospettive non convenzionali. Gli altri libri sono:

  • L’invasione. Come gli stranieri ci stanno conquistando e noi ci arrendiamo
  • GangBank
  • La vita a rate. Il grande inganno della modernità: soldi in prestito in cambio dei diritti
  • Maledetta europa

Curiosità sul giornalista Gianluigi Paragone

  • Personaggio e professionista che crea confronto, Paragone è molto seguito sui social con una fanbase di oltre 170.000 follower sia su IG che su X, per arrivare a oltre 1.600.000 su facebook. Il giornalista usa i social per raccontare il suo punto di vista con video e dirette su fatti di attualità italiani e internazionali.
  • Ama molto la musica, grazie a suo padre è infatti cresciuto ascoltando le canzoni napoletane, in particolare quelle di Pino Daniele.
  • Ospite in TV da Michele Santoro aveva esclamato lamentandosi: “io prendo a puntata per l’Ultima parola 1.000 euro lordi, vi rendete conto? Se mi permettete, mi girano le scatole”.