Chi è Giovanni Brusca, l’ex boss della mafia che ha preso parte alla strage di Capaci e all’uccisione di Giuseppe Di Matteo.
Torna alla ribalta il nome di Giovanni Brusca, tornato in libertà dopo 25 anni di carcere. Lo stragista, braccio destro di Totò Riina, resta in libertà vigilata per 4 anni. Lo ha deciso la Corte d’Appello di Milano. Ma chi è Giovanni Brusca?
Chi è Giovanni Brusca
Nato a San Giuseppe Jato il 20 febbraio 1957, Brusca è un esponente di spicco dei Corleonesi. Figlio del boss Bernardo Brusca, Giovanni entra nella cosca del padre quando ha soli 19 anni. Entra nel mondo della malavita dalla porta principale. Il suo padrino sarebbe stato Totò Riina. Tra i due si viene a creare un rapporto stretto. Brusca lavora per Riina. Fa parte del gruppo armato del boss e prende parte ad alcuni degli omicidi passati alla storia. Ha preso parte all’azione che avrebbe portato alla morte di Giuseppe Russo, colonnello dei carabinieri. Partecipò ai preparativi dell’attentato nella quale perse la vita il giudice Rocco Chinnici.
Le forze dell’ordine stringono la morsa intorno al padre. Per Giovanni Brusca inizia la stagione della latitanza, senza mai perdere contatto con la criminalità organizzata. Nel 1991 Brusca torna ad avere un ruolo attivo a San Giuseppe Jato.
Proprio negli anni Novanta Brusca diventa un esponente di spicco della criminalità organizzata. Sono gli anni della guerra tra i Corleonesi e lo Stato, Brusca sarebbe diventato un killer di riferimento. È tra i soggetti a favore dalla strategia stragista anche dopo l’arresto di Riina.
L’arresto
Nel gennaio del 1996, su indicazione di un collaboratore di giustizia, gli inquirenti individuano il rifugio di Giovanni Brusca. Il killer della malavita riesce a fuggire ma gli inquirenti fanno terra bruciata intorno a lui dopo gli arresti di alcuni dei suoi uomini più vicini. Dopo quasi sei mesi di ricerche battenti, Giovanni Brusca viene arrestato il 20 maggio 1996.
Dopo l’arresto Brusca iniziò a collaborare con la giustizia. Inizialmente rendendo dichiarazioni false allo scopo di colpire i suoi avversari a tutelare i suoi amici, poi, una volta scoperto, rendendo dichiarazioni considerate attendibili.
Giovanni Brusca lascia il carcere il 31 maggio 2021 per fine pena. Passerà 4 anni in libertà vigilata prima del ritorno alla normalità.
Il nome di Giovanni Brusca nella storia: la strage di Capaci e la morte di Giuseppe Di Matteo
È stato condannato per un centinaio di omicidi. Tra questi sono passati alla storia quello di Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito Santino Di Matteo, sciolto nell’acido dopo essere stato strangolato, e quello del giudice Giovanni Falcone, ucciso nell’attentato a Capaci. Nella strage persero la vita anche la moglie del giudice e tre agenti della scorta.
Per quanto riguarda la strage di Capaci, Giovanni Brusca svolse un ruolo attivo. Si tratta infatti dell’uomo che ha spinto il tasto del radiocomando che ha attivato la bomba facendo esplodere il tritolo che avrebbe devastato una vasta porzione di autostrada al momento del passaggio di Falcone e della sua scorta.