Dalla Ferrari alla Juventus, chi è Maurizio Arrivabene

Dalla Ferrari alla Juventus, chi è Maurizio Arrivabene

Chi è Maurizio Arrivabene, ex team principal della Ferrari indicato come Amministratore delegato della Juventus.

Nato a Brescia il 7 marzo 1957, Maurizio Arrivabene è un noto manager italiano, noto principalmente per il suo lavoro in Formula 1 con la Ferrari, e poi per il suo legame con la Juventus. Nella giornata del 30 maggio 2021, infatti, è emersa la notizia del suo incarico come Amministratore delegato della Juve.

Chi è Maurizio Arrivabene

Arrivabene si forma dal punto di vista professionale nel settore della commercializzazione e del marketing. Diventa uno dei massimi esperti nel campo della promozione dei prodotti. Lavora a Losanna presso la Philip Morris, poi prosegue la sua scalata diventando Vice Presidente di Marlboro Global Communication. Nei primi anni 2000 è considerato come uno dei massimi esperti nelle strategie di comunicazione e nel settore del marketing.

Arrivabene alla Ferrari

La notorietà arriva del 2014, quando diventa direttore della Scuderia Ferrari prendendo il posto di Marco Mattiacci. Sotto la sua guida la Rossa di Maranello otterrà risultati altalenanti senza riuscire ad essere costante. Nel 2019 Arrivabene viene sostituito da Mattia Binotto.

Ferrari

Maurizio Arrivabene Amministratore delegato della Juventus

Una nuova svolta nella lunga e prestigiosa carriera di Arrivabene arriva nel maggio 2021, quando il suo nome viene accostato alla Juventus. Già componente del Consiglio di Amministrazione, l’ex numero uno della Ferrari viene indicato come Amministratore delegato del club bianconero.

La vita privata

Per quanto riguarda la vita privata, le notizie a disposizione sono limitatissime. Maurizio Arrivabene è sposato con Stefania Bocchi ed ha una figlia, nata da una relazione precedente.

È un grande appassionato di sport. Ha praticato diverse discipline, dal football americano all’atletica passando per il tennis e lo sci. Ovviamente è un grande appassionato di motori. Nel 1987 ha preso parte, nelle vesti di co-pilota, alla Parigi-Dakar. Chiude la competizione al sesto posto. Niente male.