Chi è Miguel Chicillo, il padre della bimba scomparsa a Firenze

Chi è Miguel Chicillo, il padre della bimba scomparsa a Firenze

Era in carcere quando sua figlia Kata è scomparsa nel nulla. Ora, Miguel Chicillo è libero e collabora nelle indagini. Ecco chi è.

Della piccola Kata si sono perse le tracce il pomeriggio di sabato 10 giugno 2023: sulla sua scomparsa dall’ex hotel Astor di Firenze stanno ora indagando gli inquirenti, che sembrano maggiormente indirizzati verso l’ipotesi di una rivalità tra bande di occupanti dello stabile o su un vero e proprio racket che controllerebbe il pagamento delle stanze. Miguel Chicillo, padre della bimba, ha dato importanti informazioni in merito. Vediamo insieme cosa sappiamo su di lui.

Chi è Miguel Chicillo: età, lavoro e biografia

Miguel Angel Romero Chicillo è un uomo di origine peruviana, nato tra il 1995 e il 1996. Non si sa se abbia un’occupazione di qualche tipo: oltre ad essere appena uscito dal carcere, in diretta nella trasmissione Chi l’ha visto ha raccontato che all’arrivo in Italia assieme alla famiglia, quando Kata aveva solo 6 mesi, lui si occupava di badare ai figli e di cucinare, mentre sua moglie lavorava.

Dove abita Miguel Chicillo

Dopo aver abitato in molte città diverse, l’uomo vive con la moglie Kathrina (più giovane di 2 anni) e i figli a Firenze, zona Novoli, precisamente in via Maragliane, all’interno dell’ex hotel Astor, struttura chiusa dopo il Covid e ora occupata da diverse famiglie.

Miguel Chicillo: il carcere

Il padre di Kata è stato liberato tra il 13 e il 14 giugno 2023 dal carcere di Sollicciano, dove ha scontato la sua pena per reati contro il patrimonio, probabilmente furto e utilizzo indebito di carte di credito. Al momento del rapimento della figlia, quindi, si trovava nella struttura penitenziaria.

Ora, Chicillo ha l’obbligo di firma alla stazione dei carabinieri due volte a settimana.

Il gesto estremo di Miguel Chicillo

La scomparsa della figlia di 5 anni ha gettato Miguel Chicillo nella disperazione: in carcere, infatti, l’uomo avrebbe ingerito del detersivo non appena saputa la notizia. Trasportato poi in ospedale, avrebbe tentato di strozzarsi con dei cavi.

All’incirca negli stessi momenti, anche la moglie Kathrina Alvarez ha tentato di togliersi la vita bevendo una piccola quantità di candeggina, per cui è stata poi ricoverata per qualche giorno in ospedale. Ora sono entrambi fuori pericolo.

Le rivelazioni del padre di Kata

Miguel Chicillo è stato interrogato dai carabinieri appena prima di uscire dal carcere e sta tutt’ora collaborando nelle indagini. Nel colloquio con gli agenti, l’uomo avrebbe rivelato dettagli importanti: ha infatti raccontato di aver avuto dei contrasti con gli altri occupanti dell’ex hotel Astor perchè “non volevamo pagare 500 euro al mese per l’affitto della camera”, come riporta La Stampa.

Questo spinge gli investigatori a dare sempre più credito all’ipotesi che ci sia la rivalità tra bande di immigrati occupanti dietro la scomparsa della piccola Kata. Non è da escludere però un’altra pista che si sta facendo strada, ovvero quella secondo la quale Kata sarebbe stata rapita per vendicare la violenza sessuale subita da una 15enne nella struttura occupata. Miguel Chicillo aveva preso parte ad una riunione che si era svolta nell’ex hotel per chiarire i fatti.