In Italia, è amata da anni per la sua indole spumeggiante. Ora, Sabrina Impacciatore ha conquistato anche gli USA. Ecco cosa sappiamo di lei.
Quando si pensa a Sabrina Impacciatore, vengono in mente simpatia, bravura e quel pizzico di brio che caratterizza la sua natura frizzante e spumeggiante. Nota al pubblico italiano dai tempi di Non è la Rai, l’attrice romana ha conquistato la platea statunitense con la sua partecipazione alla serie tv The White Lotus, che le ha portato una candidatura agli Emmy. Scopriamo insieme tutto ciò che sappiamo su di lei.
Sabrina Impacciatore: la biografia
Sabrina Impacciatore è nata a Roma, il 29 marzo 1968 (è quindi del segno zodiacale dell’Ariete), da padre abruzzese, di Elice, e da madre sarda, di Burgos.
Sabrina Impacciatore: la carriera
Energica e talentuosa, sin da giovanissima frequenta corsi di recitazione a Roma e completa la sua formazione al prestigioso Actors Studio di New York. Recita in diverse pièce teatrali, fino a quando non viene notata dal regista televisivo Gianni Boncompagni, che la trasforma nella ragazza pon pon di Domenica In per la stagione del 1990-1991, e la sceglie poi anche per il programma Rock ‘n’ Roll.
Il sodalizio con Boncompagni va avanti anche per due altre trasmissioni di grande successo: la Impacciatore è una delle ragazze di Non è la Rai tra il 1994 e il 1995, dove diventa famoso il suo angolo della posta e dove si diletta in alcuni sketch comici, e compare con il personaggio di Darla nelle puntate di Macao, trasmissione in onda su Rai2.
In tv, tra la sitcom Disokkupati, la sua personificazione di Lara Croft e della gieffina Marina La Rosa con la Gialappa’s e i suoi interventi nel programma di Sabina Guzzanti Raiot, Sabrina si fa conoscere per il suo lato comico e da imitatrice.
Tuttavia, l’attrice ha anche un lato drammatico, che viene fuori in special modo sul grande schermo. La Impacciatore ha infatti preso parte a numerosi film, come L’ultimo bacio e Baciami ancora firmati da Gabriele Muccino, Concorrenza sleale e Gente di Roma di Ettore Scola, Manuale d’amore di Veronesi e Diciotto anni dopo di Edoardo Leo. Per i suoi ruoli in N (Io e Napoleone) e in Signorina Effe, ha ricevuto anche due candidature ai David di Donatello nel 2007 e nel 2008.
E poi ancora televisione, ma come attrice nella serialità: Due mamme di troppo e Immaturi – La serie sono solo due dei titoli italiani, mentre una risonanza ben più ampia ha avuto la sua partecipazione con il ruolo di Valentina alla serie targata HBO The White Lotus, che l’ha fatta amare dal pubblico americano e le ha portato nel 2023 una candidatura agli Emmy Awards, insieme all’italiana Simona Tabasco.
Sabrina Impacciatore: la vita privata
Sempre molto riservata, della sfera sentimentale dell’interprete sono note solo poche informazioni. Sappiamo che un lutto l’ha segnata in giovane età, quando il suo fidanzato dell’epoca è morto in un incidente stradale. In seguito, come dichiarato da lei, ha fatto esperienza di una relazione malsana, con un compagno violento.
Ospite da Jimmy Kimmel nel 2022, Sabrina ha rivelato di essere stata fidanzata per tre anni con un americano e di aver convissuto con lui a Ojai, in California. Forse il riferimento è all’attore Nick George che l’aveva accompagnata sul red carpet dei David di Donatello nel 2019.
Sabrina Impacciatore: curiosità
L’attrice ha trascorso gran parte della sua infanzia nella regione di origine del padre, l’Abruzzo, in particolare a Città Sant’Angelo.
Sabrina si è resa protagonista di una gaffe nei confronti del regista della serie The White Lotus, Mike White, quando, per il suo compleanno, ha commissionato una torta con le bandiere americana e italiana e una scritta in riferimento al film di Lynch Wild at heart, appositamente modificata in “White at heart” (“bianchi nel cuore”). Solo dopo, si è resa conto che la frase potesse essere interpretata come razzista.
Memorabile è la sua conduzione del Dopofestival, in occasione del Festival di Sanremo del 2018, così come quella del Concerto del Primo Maggio nel 2010, prima donna ad averlo mai fatto.