Chi è Ubaldo Manuali, il netturbino accusato di stupro su 4 donne

Chi è Ubaldo Manuali, il netturbino accusato di stupro su 4 donne

Lo stupratore romano, Ubaldo Manuali, aveva creato il profilo perfetto per adescare sui social le donne che avrebbe poi violentato.

Ubaldo Manuali si mostrava sui suoi profili social come un uomo di bell’aspetto, moro con uno sguardo penetrante. Eppure l’aspetto fisico non era l’unico punto a suo favore: secondo quanto mostrava, si presentava anche come una persona con profondi valori. La giusta trappola per adescare le donne, che sarebbero poi diventate sue vittime.

Cosa diceva di sé Ubaldo Manuali

Non sempre ciò che viene mostrato online rispecchia perfettamente la realtà. E questo è il caso del presunto stupratore seriale che, secondo quanto ricostruito, avrebbe drogato e violentato almeno quattro donne, per poi diffondere le immagini degli abusi con il suo cellulare.

Eppure, sui social Ubaldo Manuali sembrava davvero l’uomo perfetto. Con una foto insieme a Papa Francesco, sosteneva anche di essere molto religioso. Si definiva come un amante degli animali e come un tifoso della Roma, mostrando diverse foto con i colori della maglia.

Manuali affermava di essere appassionato di cinema, e che aveva partecipato come comparsa ad alcuni film: si ispirava, secondo lui, a Keanu Reeves, e faceva serate come sosia di Aldo Moro. Foto e video lo immortalano in locali e discoteche.

L’accusa di violenza sessuale

Nonostante l’immagine perfetta che aveva creato di sé, Ubaldo Manuali – che di lavoro faceva l’operatore ecologico – adesso si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale e diffusione illecita di video e foto porno.

E’ stato il giudice delle indagini preliminari ad emettere l’ordinanza di custodia cautelare, in attesa del processo. Dopo una perquisizione degli inquirenti, sul suo cellulare sono stati trovati foto e video di tre diverse donne mentre subivano violenze sessuali. Alcune di queste immagini sono state inviate dall’indagato ai propri amici.

Secondo quanto ricostruito, il 59enne adescava le donne in chat, prima di incontrarle di persona. Durante questi incontri però l’uomo offriva alle sue vittime dei cocktail a base di diazepine, per addormentarle. A quel punto abusava di loro e scattava loro delle foto.

Le donne una volta sveglie non si ricordavano di quanto fosse successo. Una di loro però ha denunciato il fatto agli agenti della Polizia, che hanno iniziato subito le indagini sulla vicenda.

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