Il governo cambia i vertici dei Servizi Segreti. Due finanzieri a capo del Dis e dell’Aise. L’avvicendamento fortemente voluto dal Viminale.
Il Governo cambia i vertici dei servizi segreti italiani. In occasione del vertice del Dipartimento che coordina le agenzie di intelligence, Alessandro Pansa e Alberto Manenti, rispettivamente a capo di Dis e Aise, hanno lasciato le redini a Gennaro Vecchione, generale della Guardia di Finanza, e Luciano Carta. Non sono previste al momento modifiche per quanto riguarda l’Aisi, con Mario Parente che aveva già ottenuto una proroga dall’attuale governo.
L’avvicendamento ai vertici dei Servizi segreti era stato fortemente voluto dal Viminale
Il cambiamento ai vertici dell’intelligence era stato caldamente suggerito dal Viminale. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha duramente criticato la mossa dell’ex premier Gentiloni di rinnovare il mandato dei capi di alcune agenzie dei servizi segreti.
“E’ incredibile che dopo un voto che ha cambiato equilibri e volto al paese, cacciato ministri, ci sia un governo delegittimato che mette mano a rinnovi di incarichi importanti e non urgenti come quelli dei Servizi“, aveva detto il leader della Lega.
A distanza di mesi dall’insediamento, il governo ha accelerato le pratiche per il rinnovamento dopo la conferenza di Palermo per consentire che l’evento fortemente voluto dal premier Conte fosse organizzato nel migliore dei modi da una struttura collaudata e consolidata.
La prima sfida sarà quella di salvare Silvia Romani, la volontaria italiana rapita in Kenya
La prima sfida dei nuovi servizi segreti sarà senza dubbio quella di riuscire a salvare Silvia Romani, la volontaria italiana di ventitré anni rapita in Kenya forse da fondamentalisti islamici stanziati in Somalia.
Altro tema caldo al vaglio dei vertici è sicuramente quello della Libia. Sotto la lente d’ingrandimento i rapporti con il governo locale per quanto riguarda la gestione dei migranti che partono alla volta delle coste italiane.
