Chiara Appendino, la sindaca di Torino dal 2016

Chiara Appendino, la sindaca di Torino dal 2016

La sindaca di Torino, Chiara Appendino, è nata il 12 giugno 1984 a Moncalieri. Dopo aver lavorato nella Juventus, aderisce al M5S e viene eletta primo cittadino.

Chiara Appendino è nata a Moncalieri il 12 giugno 1984. Dopo essersi diplomata al liceo classico si iscrive a Economia Aziendale all’Università Bocconi di Milano, dove si laurea con il massimo dei voti.

L’esperienza nella Juventus

Nell’ultimo anno di università la giovanissima Chiara Appendino ha la possibilità di svolgere un interessante periodo di stage presso la Juventus, grazie alla quale avrà la possibilità di scrivere una tesi finale di analisi sulla gestione dei costi di una società di calcio, dal titolo “La valutazione del parco calciatori”. Poi, per tre anni, ha lavorato all’interno della società bianconera.

M5S e elezione a sindaca

La sua carriera politica inizia nel 2010. L’anno successivo aderisce al M5S e e viene eletta consigliere comunale. Nelle successive elezioni è la candidata a sindaco del movimento pentastellato: al ballottaggio viene eletta a Palazzo Civico con il 54,6% dei voti.

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L’impegno ecologista

Fin dal suo insediamento, la Appendino dedica grande attenzione alla questione ambientalista: susciterà non poche polemiche la decisione di adottare forti limiti per il contrasto all’inquinamento causato dalle polveri sottili, bloccando quando ritenuto necessario la circolazione dei veicoli diesel commerciali e privati. Il primo cittadino torinese è fortemente contraria alla realizzazione della Tav.

No Tav

Chiara Appendino indagata per la finale di Champions

Il 6 novembre 2017 le è stato notificato un avviso di garanzia per omicidio colposo, lesioni colpose e disastro colposo. L’inchiesta è legata ai fatti di Piazza San Carlo, in occasione della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. A pochi minuti dal termine del match, un gruppo di malviventi scatenò il panico utilizzando spray urticante: la calca provocò tre morti e migliaia di feriti. Il 21 giugno 2018 i magistrati inquirenti, dopo la chiusura delle indagini, hanno fatto richiesta di rinvio a giudizio.