L’influencer italiana, Chiara Ferragni sotto la lente per presunte pratiche ingannevoli legate alla beneficenza.
La celebre influencer italiana, Chiara Ferragni, si trova al centro di un’indagine condotta dalla Procura di Milano. Accusata di truffa aggravata, la Ferragni è sotto scrutinio per presunte pratiche ingannevoli che legherebbero le sue iniziative di beneficenza ad un incremento personale di consenso e, conseguentemente, di guadagni economici.
Beneficenza come leva per la popolarità
Secondo gli inquirenti, sembra che il nome di Ferragni, una volta associato a progetti beneficenti. Avesse l’effetto di accrescere la simpatia e l’approvazione del pubblico nei suoi confronti. Questa crescita di popolarità, tuttavia, non si traduceva sempre in donazioni effettive. I magistrati lombardi delineano un “disegno criminoso” che si protrae dal 2019, come riportato nelle 13 pagine del decreto che definisce la competenza sul cosiddetto “pandoro-gate“. Quest’ultimo episodio riguarda il pandoro marchiato Ferragni prodotto da Balocco e venduto durante il Natale 2022.
Le campagne sotto accusa
Il Corriere della Sera riporta le parole del sostituto procuratore generale Mariella De Masellis, che denuncia il modus operandi dell’influencer: far credere ai consumatori che l’acquisto di prodotti sponsorizzati da lei contribuisse direttamente a iniziative benefiche. Oltre al pandoro Balocco, vengono passati al setaccio altri prodotti come la bambola realizzata in collaborazione con Trudi e le uova di Pasqua di Dolci Preziosi.
Per l’accusa, la condotta di Ferragni si sarebbe ripetuta nel tempo, utilizzando i social media per abbinare intenti benefici a operazioni commerciali, attraverso messaggi e immagini ritenuti ingannevoli. Questo avrebbe indotto i consumatori ad acquistare, subendo un danno. Viene persino menzionata una “menzogna“, con la Ferragni che trarrebbe un profitto patrimoniale dal rafforzamento della propria immagine mediatica, legato all’impegno personale nella beneficenza.
Chiara Ferragni si trova ora di fronte a una situazione complessa e delicata. L’indagine della Procura di Milano mette in discussione non solo le sue pratiche commerciali ma anche la sua immagine pubblica, strettamente associata all’impegno nella beneficenza. Le accuse, se confermate, potrebbero avere un impatto significativo sulla sua carriera e reputazione nel mondo dell’influencer marketing.
