Chiara Ferragni maxi multa dall'Antitrust: ecco il perché
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Chiara Ferragni maxi multa dall’Antitrust: ecco il perché

Chiara Ferragni

Sanzione milionaria per Chiara Ferragni e Balocco: la verità dietro la vendita dei pandori benefici, ecco la cifra.

Il mondo della moda e dell’impresa è stato scosso da una notizia di rilievo: l’Antitrust ha imposto una sanzione da 1 milione di euro alla società di Chiara Ferragni. Rinomata imprenditrice e influencer, e una penalità di 420mila euro alla nota azienda Balocco. Queste multe sono state comminate a seguito di quello che è stato definito come una “pratica commerciale scorretta” legata alla vendita dei pandori Balocco in edizione limitata griffati Chiara Ferragni.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

Chiara Ferragni
Chiara Ferragni

La vendita dei pandori: un’iniziativa dal risvolto controverso

Questi pandori, lanciati sul mercato con grande fanfara, promettevano di sostenere la ricerca sull’osteosarcoma e sul sarcoma di Ewing, a beneficio dell’Ospedale Regina Margherita di Torino. Tuttavia, l’Antitrust ha evidenziato come il modo in cui è stata gestita e comunicata l’iniziativa abbia indotto in errore i consumatori.

Il fulcro della questione risiede nella donazione: sebbene fosse stato pubblicizzato che l’acquisto dei pandori avrebbe contribuito a tale donazione. In realtà la cifra di 50 mila euro era già stata versata da Balocco mesi prima del lancio dei pandori. Di conseguenza, la campagna di marketing ha lasciato intendere erroneamente che ogni acquisto contribuisse direttamente a questa causa benefica.

Le condizioni della pratica scorretta

  1. Comunicato ingannevole: Nel comunicato stampa iniziale, veniva suggerito che l’acquisto del “Pandoro Pink Christmas”. Venduto a un prezzo superiore rispetto ai pandori standard, avrebbe direttamente sostenuto la donazione. Una premessa che si è rivelata falsa.
  2. Informazioni fuorvianti sui prodotti: Ogni pandoro griffato presentava un cartiglio che rafforzava l’idea di una donazione diretta all’acquisto, circostanza non veritiera.
  3. Messaggi sui social media: I post e le stories pubblicate sui canali social di Chiara Ferragni lasciavano intendere un suo coinvolgimento diretto nelle donazioni, cosa che invece non corrispondeva alla realtà.

L’Antitrust, supportato dal Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, aveva iniziato le indagini nel giugno scorso. L’ispezione aveva come focus l’operazione di beneficenza legata ai pandori Ferragni-Balocco, culminata con la recente decisione di imporre le sanzioni.

Questa vicenda ha sollevato interrogativi non solo sulla correttezza delle pratiche commerciali ma anche sull’importanza della trasparenza nella comunicazione, specialmente in iniziative legate a cause benefiche. La multa a Chiara Ferragni e Balocco serve da monito per il settore. Evidenziando l’importanza di condurre campagne di marketing con onestà e chiarezza, soprattutto quando sono in gioco temi sensibili come la beneficenza.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 15 Dicembre 2023 11:16

Covid, l’allarme: “Nuova variante buca il vaccino”. Come bisogna comportarsi

nl pixel