L’etichetta del pandoro Pink Christmas firmato da Chiara Ferragni solleva dubbi: sui social c’è chi difende l’influencer.
Il pandoro Pink Christmas di Balocco, firmato da Chiara Ferragni, è al centro di un’inchiesta che indaga sulle presunte iniziative di beneficenza legate al prodotto. A creare confusione è stata una parte dell’etichetta del pandoro, che si presenta poco chiara sulla correlazione diretta tra la vendita del prodotto e la donazione.
La sanzione dell’Antitrust a Chiara Ferragni
Dopo la sanzione dell’Antitrust sul pandoro Balocco griffato Chiara Ferragni, l’influencer – anch’essa sanzionata alla grande – si è chiusa nel silenzio della disperazione, a parte un video che ha deciso di pubblicare sui social per chiedere scusa per quanto successo.
Il prodotto infatti, lasciava intendere che le donazioni degli italiani avrebbero contribuito totalmente per sostenere le cure dei bambini ricoverati all’Ospedale Regina Margherita di Torino. Da ciò che emerso, invece, la cifra di 50 mila euro era già stata versata da Balocco mesi prima del lancio dei pandori.
La polemica sull’etichetta: i fan in difesa
Le indagini però non si limitato solo alla questione in sé, ma fa luce sull’etichetta su cui si legge: “Chiara Ferragni e Balocco sostengono l’Ospedale Regina Margherita di Torino, finanziando l’acquisto di un nuovo macchinario che permetterà di esplorare nuove strade per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing”.
Come fanno notare molti utenti sui social, con questo cartoncino che accompagna il prodotto si lascia intendere che Chiara Ferragni e l’azienda sostengono l’ospedale nell’ambito di un progetto di beneficenza più ampio.
Scusate, ma dov'è che sta scritto "per ogni pandoro acquistato" o cose simili?
— Mariano Cervone (@marianocervone) December 17, 2023
In lingua italiana significa che il Pandoro #Balocco rientra in un progetto (più ampio) sostenuto anche da #ChiaraFerragni per l'ospedale. Ma non c'è correlazione diretta tra la vendita e la donazione pic.twitter.com/bjic28EAbf
L’inchiesta in corso cerca di fare luce sulla natura delle iniziative di beneficenza e sulla comunicazione al pubblico. La Guardia di Finanza è stata delegata ad acquisire la documentazione necessaria per comprendere appieno la situazione