Chiara Petrolini, perché i genitori non tornano da New York: tutti i retroscena

Chiara Petrolini, perché i genitori non tornano da New York: tutti i retroscena

Chiara Petrolini continua a non rispondere agli inquirenti. I genitori restano a New York mentre si attende la decisione del tribunale.

Il caso di Chiara Petrolini, accusata dell’omicidio e della sepoltura dei suoi due neonati, continua a sollevare interrogativi in Italia.

Durante il terzo interrogatorio, la ventiduenne ha scelto nuovamente di non rispondere. Nel frattempo i genitori della giovane mentre restano a New York lontani dalla figlia.

Perché i genitori di Chiara Petrolini si trovano a New York

Il dramma ha avuto inizio lo scorso agosto, come riportato da Leggo.it, quando il cane di famiglia ha casualmente riportato alla luce i resti di un neonato nel giardino della villa.

Tutto ciò mentre i genitori di Chiara Petrolini erano in vacanza a New York. Nonostante la chiamata immediata dei carabinieri dopo la macabra scoperta, la famiglia ha deciso di non interrompere il viaggio e non è tornata subito in Italia.

Questo comportamento ha sollevato sospetti anche sui genitori della giovane, pur se al momento gli inquirenti non hanno elementi per dimostrare la loro complicità o consapevolezza degli avvenimenti.

L’attesa per la decisione del tribunale

Il prossimo 15 ottobre, il tribunale del Riesame di Bologna dovrà decidere se accogliere la richiesta della procura di Parma di trasferire Chiara Petrolini in carcere, attualmente agli arresti domiciliari.

Il procuratore insiste sulla necessità di una custodia cautelare più rigida, alla luce della gravità delle accuse. Le indagini non si limitano solo agli eventi recenti.

Gli investigatori stanno anche analizzando il passato della giovane, cercando di capire se episodi di sofferenza psicologica o traumi precedenti possano aver contribuito alla terribile vicenda.

In particolare, emerge un evento di violenza sessuale subito dalla giovane tre anni fa, di cui solo poche persone, tra cui il suo ex fidanzato Samuel, erano a conoscenza.

Questo potrebbe essere un tassello fondamentale per comprendere meglio lo stato mentale al momento dei fatti.