Chiara Petrolini, la sera shock prima del parto: "Birra e canna insieme ad un'amica"
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Chiara Petrolini, la sera shock prima del parto: “Birra e canna insieme ad un’amica”

Un bambino appena nato

Neonati sepolti a Parma, Chiara Petrolini e le bugie alla migliore amica: ecco cosa ha fatto la sera prima del parto.

Accusata di omicidio premeditato e occultamento dei cadaveri di due neonati, Chiara Petrolini ha mentito non solo alla famiglia, ma persino alla sua migliore amica.

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Quest’ultima, come riportato da Open, ha racconta cosa avrebbe fatto la giovane i giorni precedenti al parto: “Credo che abbiamo bevuto un paio di birre a testa, forse Chiara Petrolini ne ha bevuta una in più. Dai messaggi ricordo che abbiamo consumato marijuana, una sola canna in due, a farlo siamo state solamente io e Chiara. Chiara è andata via intorno a mezzanotte, io all’una“.

donna depressa vicina alla culla di un neonato

Chiara Petrolini e la sera prima del parto: gli audio all’amica

La sera prima del parto, il 6 agosto, Chiara Petrolini aveva trascorso qualche ora con la sua amica più fidata. Stando alla ricostruzione fornita dalla giovane durante l’interrogatorio con i carabinieri, le due avevano bevuto birra e fumato marijuana insieme, in una serata apparentemente normale.

Poi la giovane, stanca dal lavoro, aveva mostrato segni di affaticamento. “Chiara era stanca dal lavoro e non vedeva l’ora di andare in vacanza, quella sera non era ubriaca ma gli occhi le si chiudevano dalla stanchezza“, ha aggiunto la giovane.

Poche ore dopo, nella notte, la giovane partoriva nel segreto più assoluto. Sei ore dopo il parto, alle 12:37 del 7 agosto, inviava un messaggio vocale alla sua amica.

Nel tentativo di mascherare quanto accaduto, parlava di un “ciclo abbondante“. “Comunque io questa notte ho avuto una perdita di sangue da ciclo. Amò lascia stare, giuro sto di merda giuro!“, diceva nel messaggio audio.

Le bugie si sgretolano

La fiducia dell’amica venne ulteriormente sfruttata giorni dopo. Dall’11 agosto, quando Chiara Petrolini era a New York, cercò di tranquillizzarla: “Mi preannuncia che se mi avessero cercato i carabinieri dovevo stare tranquilla e che era stata lei a fare il mio nome perché ero stata l’ultima a vederla la notte dell’8 sul 9 dopo averla accompagnata a casa“, ha raccontato la giovane.

Soltanto dieci giorni dopo, con il ritrovamento del primo neonato, l’amica scoprì la verità. Intercettata mentre parlava con la madre, esclamò incredula: “Era della Chiara. Non so che dirti“.

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ultimo aggiornamento: 26 Novembre 2024 17:42

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