Chico Forti accolto come un eroe nel carcere in Italia dopo 24 anni negli USA e l’incontro inaspettato con Schettino.
Chico Forti, il 64enne trentino condannato all’ergastolo negli Stati Uniti, ha finalmente fatto ritorno in Italia dopo aver scontato quasi 24 anni di detenzione.
In un intervista a Cinque Minuti, l’uomo ha raccontato la straordinaria accoglienza ricevuta in Italia e l’incontro con Francesco Schettino.
Chico Forti racconta l’accoglienza ricevuta in Italia
Il rientro in Italia, come riportato da Fanpage.it, ha segnato per Chico Forti un netto cambiamento rispetto alle condizioni di detenzione negli Stati Uniti. “Tra il carcere di Miami e quello di Verona c’è una differenza enorme (…) è un luogo dove sei continuamente umiliato, mentre qui ho conosciuto valori umani“, ha spiegato Forti.
Il 64enne ha parlato con gratitudine dell’accoglienza ricevuta nei penitenziari italiani di Roma e Verona. “A Rebibbia e a Verona mi hanno accolto come un re, ho ricevuto tantissimo rispetto“, ha detto.
Un episodio particolare ha segnato il suo arrivo a Rebibbia: “Quando sono arrivato in carcere mi hanno detto: ‘c’è il comandante che vuole parlarle’. Pensavo che fosse un agente della penitenziaria ma invece il primo che mi si è presentato è stato Schettino (l’ex comandante della Costa Concordia, detenuto a Rebibbia), il quale mi ha detto: ‘Chico, sei il mio eroe‘”.
La chiamata dalla Casa Bianca: l’annuncio di Giorgia Meloni
Durante l’intervista con Bruno Vespa, Forti si è raccontato. Dalla sua esperienza in carcere, fino al momento cruciale in cui ha capito che sarebbe tornato in Italia.
“Il primo marzo ho ricevuto una chiamata che ha scombussolato il mio penitenziario, perché mi hanno detto ‘Forti hai una chiamata dalla Casa Bianca‘”, ha dichiarato il 64enne.
Quella telefonata proveniva dall’ambasciatrice italiana a Washington, che insieme al presidente Biden e al primo ministro italiano Giorgia Meloni, gli ha comunicato la notizia tanto attesa.
“Siamo finalmente riusciti a convincerlo, torni a casa“, ecco le tanto attese parole della premier di Fratelli d’Italia al detenuto.