Fratoianni attacca Daniela Santanchè dopo il suo “chissenefrega” sulle dimissioni e punta il dito su Ignazio La Russa
Il recente “chissenefrega” della ministra Daniela Santanchè circa il pressing sulla sua possibile dimissione, ha scatenato la reazione di Nicola Frantoianni intervistato a Fanpage. Il leader di Sinistra Italiana e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra non ha nascosto le sue perplessità: ecco cosa ha detto e cosa c’entra Ignazio La Russa.
L’attacco alla gestione della premier Giorgia Meloni
Innanzitutto, prima di puntare il dito sulla ministra Daniela Santanché, Fratoianni ha chiamato in causa direttamente la premier Giorgia Meloni, accusandola di non aver preso posizione con la stessa fermezza mostrata in altri casi. “Cosa dobbiamo aspettare ancora perché sia rispettata l’onorabilità delle istituzioni? Forse è il momento che la presidente del Consiglio si assuma le sue responsabilità rimuovendola dall’incarico“, attacca.
Le parole del deputato trovano eco anche tra le file del Partito Democratico, dove esponenti come Marco Furfaro hanno ribadito la necessità di un’azione decisa da parte della premier: “Meloni doveva accompagnarla alla porta giorni fa“.
Le perplessità di Fratoianni e cosa c’entra Ignazio La Russa
Tornado sul “chissenefrega” della ministra Daniela Santanchè, il leader di Sinistra Italiana si chiede a Fanpage: “Tutta la destra chiede le sue dimissioni di Daniela Santanchè e lei dice di fregarsene tirando continuamente in ballo la seconda carica dello Stato. Cosa c’è sotto? Ha qualcosa in mano? Cosa c’entra La Russa? C’è qualcosa che le consente di fregarsene?“.
Proprio il riferimento al presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha sollevato interrogativi sulle dinamiche interne a Fratelli d’Italia. La ministra, infatti, ha dichiarato con sicurezza che: “La Russa non mi abbandona“, alimentato i sospetti di Fratoianni e non solo.
“Questo è sempre stata la destra: da un lato parla a nome del popolo e dall’altro difende le élite e le lobby. Quella di Daniela Santanchè è sicuramente un’immagine che contraddice una certa propaganda e una certa narrazione della destra sociale, una narrazione che abbiamo visto rapidamente sparire di fronte ai grandi interessi“, ha concluso.
