Chiuse tutte le attività non essenziali in California dopo l’impennata dei contagi.
WASHINGTON (STATI UNITI) – Chiuse tutte le attività non essenziali in California dopo l’impennata dei contagi. L’annuncio è arrivato direttamente dal governatore Gavin Newsom. Abbassano le saracinesche, quindi, ristoranti, bar, cinema, teatri, palestre, musei e luoghi di culto.
Una seconda ondata nello Stato americano che è stato costretto a ritornare in lockdown per cercare di riuscire a fermare l’avanzata dei contagi. Non è chiaro fino a quando durerà questo periodo visto che la curva epidemiologica continua a salire in tutti gli Usa.
Fauci: “Balzo casi Usa perché il Paese non è mai stato chiuso”
Una salita dei contagi che preoccupa (e non poco) tutti i cittadini americani con molti governatori che valutano un secondo lockdown per evitare il ritorno del coronavirus.
Un’emergenza mai terminata negli Stati Uniti con il virologo Fauci che spiega il motivo di questa impennata dei contagi: “Il Paese non è mai stato chiuso interamente, per questo abbiamo registrato un balzo dei casi“. Situazione non semplice con la paura di ritornare in piena pandemia che è molto alta.
Gli Usa a rischio ‘isolamento’
L’aumento dei numeri dei contagi negli Usa potrebbero portare il Paese a restare ‘isolato’ fino a quando la curva epidemiologica non comincerà a scendere. L’Unione Europea non ha aperto agli Stati Uniti i confini e, difficilmente, saranno autorizzati i viaggi nel giro di poche settimane.
I timori dei contagi di ritorno sono elevati e per questo molti Paesi sono pronti a chiudere i propri confini agli Stati con numeri più alti. E tra questi ci sono sicuramente gli Usa con i contagi che continuano ad aumentare senza sosta. Una situazione che non facilita il turismo italiano visto che in molte città sono le mete preferite dagli americani. Difficilmente li vedremo nel nostro Paese quest’estate.