Alta tensione dopo l’annuncio della cessione da parte della Whirlpool dello stabilimento di Napoli. I sindacati insorgono.
NAPOLI – A pochi giorni dal caso Mercatone Uno, la Whirlpool ha annunciato la propria intenzione di vendere lo stabilimento di Napoli.
Una decisione che mette a rischio il posto di lavoro di ben 430 dipendenti. I sindacati sono intervenuti chiedendo al Governo un intervento immediato: “Diamo per scontato – scrivono in una nota riportata da La Repubblica – che il Governo chieda a Wirlphool di rispettare l’accordo sottoscritto il 25 ottobre 2018 in sede istituzionale, non solo per tutelare i lavoratori, ma anche perché di quell’accordo fu sottoscrittore anche il ministro“.

Caso Whirlpool, Landini: “Napoli e Mezzogiorno hanno già pagato abbastanza”
Dura la reazione da parte di Maurizio Landini, segretario della CGIL: “Napoli e il Mezzogiorno hanno già pagato abbastanza e quindi credo che sia necessario l’intervento del Governo per far rispettare gli accordi presi in precedenza. Si tratta di una decisione molto grave anche perché meno di un anno fa era stata trovata un’intesa che prevedeva il mantenimento di tutte le attività produttive“.
Caso Whirlpool, Di Maio attacca la multinazionale: “Hanno mancato di rispetto a loro”
Per cercare di trovare una soluzione al caso Whirlpool, Luigi Di Maio ha convocato d’urgenza un tavolo per martedì 4 giugno 2019: “Con questo comportamento – precisa il vicepremier con un post su Facebook – i nuovi vertici hanno mancato di rispetto non solo al governo e al Ministero ma soprattutto ai lavoratori. Pretendo che venga puntualmente fatta chiarezza sulla vicenda. I 430 lavoratori e le loro famiglie restano la priorità assoluta per il sottoscritto e tutto il MISE, che è pronto a mettere in discussione l’intero piano industriale e a verificare l’utilizzo che è stato fatto degli ammortizzatori sociali fino ad oggi“.
Di seguito il post di Luigi Di Maio sulla propria pagina Facebook
fonte foto copertina https://www.facebook.com/pomiglianowhirlpool/