Chiusura d’emergenza di un noto Stadio Olimpico: rischio crollo del tetto

Chiusura d’emergenza di un noto Stadio Olimpico: rischio crollo del tetto

Lo Stadio Olimpico di Atena è stato chiuso tempestivamente per problemi di instabilità della copertura progettata da Calatrava.

A preoccupare è stata la scarsa stabilità del tetto dello Stadio Olimpico greco, realizzato per i Giochi Olimpici di Atene del 2004 e firmato dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava. Secondo uno studio, la copertura dello stadio e del velodromo adiacente non soddisfano “i livelli di adeguatezza statica richiesti dalla legge”.

Un simbolo per tutta la Grecia

Come riporta RaiNews, lo Stadio Olimpico di Atene (OAKA) è il più grande complesso sportivo della Grecia che si estende per circa un chilometro quadrato e che ha ospitato i Giochi del 2004.

Con i suoi 70.000 posti a sedere, lo stadio porta il nome di Spyros Louīs, l’atleta greco vincitore della prima maratona olimpica dell’era moderna nel 1896. Inaugurato nel 1982, lo stadio ha anche ospitato due finali di Champions League, nel 1994 e nel 2007.

Si scatena però la polemica sulla mancanza di un’adeguata manutenzione. Il centro sportivo ospita costantemente importanti eventi sportivi e concerti che richiamano grandi folle, un fattore che mette quindi in pericolo anche la vita delle persone.

La chiusura dello Stadio Olimpico

Venerdì scorso, il ministro dello Sport Yiannis Vroutsis ha annunciat che la chiusura degli impianti è stata “dolorosa”, e che si sta cercando di trovare la soluzione migliore per il luogo “dove batte il cuore dello sport greco”.

Il governo greco ha ricevuto molte critiche per lo stato di abbandono. Nel 2021, infatti, aveva promesso di rinnovarlo ordinando uno studio sulla tenuta delle strutture. Uno studio che è stato condotto solo di recente.

In un video pubblicato su X, Stefanos Kasselakis, il leader dell’opposizione di sinistra Syriza, ha definito lo stadio “il simbolo di un Paese che sta crollando a tutti i livelli; uno Stato che abbandona tutto e tutti al proprio destino”.

Il portavoce del governo Pavlos Marinakis è intervenuto in difesa del governo affermando che “il primo ministro Kyriakos Mitsotakis, che ha deciso di valutare queste strutture, è quello che viene rimproverato dall’opposizione”.