Chrome 70 ha una funzione che permette di continuare a guardare i video facendo altro. Ma per ora è “nascosta” e piuttosto limitata.
Chrome 70, distribuito dal mese di ottobre 2018, ha introdotto fra le altre una nuova funzionalità molto interessante, che si chiama Picture in picture. Come quella della TV, e che funziona in modo molto simile. In pratica, se stiamo guardando un video su un sito, possiamo “sganciarlo” e continuare a fare altre cose, sulla stessa pagina, in altre o addirittura mentre facciamo altro sul computer.
Una funzione molto interessante, che ricorda da vicino quello che si può fare per esempio nella App di youTube per Android, e con una serie di App in Android Oreo.
Come usare la funzione Picture in Picture di Chrome
Prima di tutto, una precisazione: anche se secondo alcune fonti autorevoli come ZDnet questa funzione è già supportata da alcuni siti come YouTube, Vimeo e Dailymotion, la versione italiana al momento sembra funzionare esclusivamente con YouTube. Inoltre, anche se questa funzionalità è attiva e funzionante, non ha ancora trovato una vera collocazione all’interno di Chrome, e per attivarla bisogna fare un’operazione apparentemente controintuitiva.
Partiamo da YouTube, l’unica piattaforma che al momento supporta al 100% la funzione. Apriamo un video e, mentre lo stiamo guardando, facciamo clic con il tasto destro per aprire il menu specifico di YouTube.
Una volta che vediamo questo menu, facciamo clic una seconda volta con il tasto destro per accedere al menu contestuale di Chrome. Qui facciamo clic su Picture in picture.
Il video si sgancerà e sarà visualizzato in primo piano.
La funzione Picture in Picture di Chrome 70 agisce su tutto il computer
Una volta che il video è sganciato dalla pagina, possiamo spostarci su un’altra scheda, aprire altre pagine e addirittura ridurre la finestra e passare ad altre applicazioni. Fintanto che lasciamo Chrome in funzione, la riproduzione continuerà.

Possiamo anche spostare la finestra o ridimensionarla, in modo da sistemarlo nella zona che preferiamo.
Una funzione senza dubbio comoda, che di fatto rende quasi inutile scaricare video da Internet. Una delle principali ragioni per cui molti lo facevano infatti era proprio la comodità di visualizzarli su un player esterno meno invadente.
Il Picture in picture di Chrome 70 è una funzionalità “giovane” e si vede: per esempio al termine di un video la finestra rimane nera e dobbiamo tornare sulla scheda originale per vederne altri o chiudere la finestra, ma è sicuramente uno spunto interessante anche per gli sviluppatori.
I video sganciati di Chrome per ora hanno una disponibilità limitata
L’unica cosa che lascerà perplessi i più “tecnici” è il modo scelto da Google per offrire questa funzionalità. Google infatti ha rilasciato un set di API che gli sviluppatori dei singoli siti devono implementare per rendere il proprio sito compatibile con questa funzione. In altre parole, sono i siti a doversi adattare a Chrome.
Una scelta che, mediamente, nella storia dell’informatica non ha mai portato a risultati interessanti.
Il Browser Opera permette di sganciare i video dal 2016
Se l’idea di poter guardare i video dai nostri siti preferiti ci intriga ma YouTube da solo non ci basta, possiamo dare una possibilità a Opera, uno dei più celebri browser alternativi e sempre all’avanguardia. La funzione picture in picture, chiamata meno pomposamente video in finestra dedicata. Per verificare se è attiva, dopo aver installato il browser possiamo aprire le impostazioni del programma.
Nella finestra che si attiva, apriamo le avanzate e scorriamole fino a video in finestra dedicata, appunto.
Una volta attivata la funzione, quando avviamo la riproduzione di un video, vedremo un’icona accanto al bordo superiore. Basterà un click per sganciare il video.
Il “picture in picture” di Opera supporta già molti siti
Gli sviluppatori di questo browser hanno fatto la scelta inversa rispetto a Chrome: infatti è il browser che “si adatta” al sito e fa tutto il necessario per rendere il video fluttuante. Come risultato, il sistema con la maggior parte dei siti che offrono video in formati standard come HTML5 e MP4, ma anche, per esempio, con quelli Webm.
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