Il ciclone Dikeledi ha colpito il nord del Madagascar, causando almeno tre morti, centinaia di sfollati e gravi danni infrastrutturali.
Il ciclone Dikeledi ha recentemente attraversato il nord del Madagascar, provocando una scia di distruzione e causando la morte di almeno tre persone. Secondo l’Ufficio Nazionale per la Gestione dei Rischi e dei Disastri, circa 1.000 persone sono state colpite dall’evento, con 179 case allagate e numerose famiglie costrette a lasciare le proprie abitazioni.
Impatti sulle infrastrutture e sulla popolazione
Il passaggio del ciclone ha avuto effetti devastanti sulle infrastrutture locali. In particolare, la strada nazionale numero 5 ha subito danni significativi: un guado fondamentale per il transito dei mezzi pesanti, utilizzato per rifornire la parte meridionale della regione della Sava, è stato sommerso, rendendo impossibile il passaggio e isolando temporaneamente alcune comunità. Le autorità locali stanno lavorando incessantemente per ripristinare la viabilità e garantire l’accesso agli aiuti umanitari.
La popolazione colpita sta affrontando sfide enormi. Le abitazioni allagate hanno costretto molte famiglie a cercare rifugio presso parenti o in strutture di emergenza predisposte dalle autorità. Le condizioni meteorologiche avverse hanno inoltre complicato le operazioni di soccorso, rallentando la distribuzione di beni di prima necessità e l’assistenza medica.
Evoluzione del ciclone e previsioni future
Dopo aver colpito il Madagascar, il ciclone Dikeledi è stato declassato a tempesta tropicale moderata. Attualmente, sta seguendo una traiettoria verso sud, allontanandosi dalla costa malgascia. Nonostante l’indebolimento, le autorità mantengono alta la guardia, monitorando costantemente l’evoluzione del fenomeno per prevenire ulteriori rischi per la popolazione.
Il Madagascar è frequentemente esposto a eventi climatici estremi durante la stagione dei cicloni, che va da novembre ad aprile. Negli ultimi anni, l’isola ha subito l’impatto di cicloni devastanti, come il ciclone Batsirai nel 2022, che ha causato oltre 90 morti e migliaia di sfollati
La vulnerabilità del paese a tali eventi sottolinea l’importanza di strategie efficaci di prevenzione e gestione dei disastri naturali.
Le organizzazioni umanitarie e le autorità locali stanno collaborando per fornire assistenza alle comunità colpite, distribuendo cibo, acqua potabile e supporto medico. È fondamentale che gli sforzi di ricostruzione tengano conto della necessità di infrastrutture più resilienti, capaci di resistere a future calamità naturali.
Il passaggio del ciclone Dikeledi evidenzia ancora una volta la fragilità del Madagascar di fronte ai cambiamenti climatici e la necessità di interventi mirati per proteggere le vite umane e ridurre i danni materiali. La comunità internazionale è chiamata a sostenere il paese in questo momento critico, promuovendo iniziative di solidarietà e programmi di sviluppo sostenibile.
Heavy flooding due to cyclone Dikeledi in Mayotte, France 🇫🇷 (12.01.2025) pic.twitter.com/RxM6acZdDN
— Disaster News (@Top_Disaster) January 12, 2025