Covid: numeri shock di morti ogni giorno!

Covid: numeri shock di morti ogni giorno!

Secondo una ricerca britannica si potrebbero raggiungere oltre 36mila morti al giorno nei prossimi giorni.

Lunedì 23 in Cina si festeggerà il Capodanno lunare, l’importante festa cinese che vede spostamenti di massa di milioni di persone che si muovono all’interno del paese per festeggiare insieme alle proprie famiglie e che dalle campagne vanno verso le città e i centri di festeggiamento. Per questo motivo e la situazione già grave si potrebbero raggiungere circa 36mila morti al giorno durante queste vacanze.

La stima è stata fatta dalla società di ricerca britannica Airfinity la cui analisi vede un peggioramento di circa 11mila rispetto alle 25mila ipotizzate a fine dicembre quando Pechino ha deciso di rimuovere le barriere e eliminare la politica di Zero Covid provocando un boom di contagi in tutto il paese. La società britannica ha spiegato che ha aggiornato le previsioni sulle morti in Cina a causa della velocità di diffusione del contagio ma anche per la mancanza di informazioni chiare e veritiere da parte del governo cinese sulla situazione attuale della pandemia.

Coronavirus

La mancata trasparenza di Pechino

La Cina ha fornito soltanto sabato alcuni dati che mostrano i decessi del mese da dicembre a gennaio a causa del Covid. Nel periodo dall’8 dicembre al 12 gennaio le morti sarebbero state 59.938 decessi. Solo 5.503 sono stati i morti per insufficienza respiratoria innescata dall’infezione e quindi computabili nelle statistiche generali, mentre i residui 54.435 sono stati considerati decessi legati al Covid, ma in presenza di patologie croniche come cancro o malattie cardiovascolari. L’età media dei morti in Cina è di 80,3 anni e il 90% era over 65.

Ma Pechino continua ad essere accusata dalla comunità internazionale di mancata trasparenza su questa situazione che ha portato pressioni su ospedali e pompe funebri in tutto il paese. La Cina inoltre ha anche reagito male alla decisione di molti paesi di imporre restrizioni ai viaggiatori provenienti dalla Cina. L’Oms ha più volte chiesto a Pechino di fornire dati reali.

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