Covid: la Cina minaccia l’Ue con contromisure

Covid: la Cina minaccia l’Ue con contromisure

La Cina rifiuta i vaccini europei e ritiene inaccettabili le misure precauzionali decise dall’Ue e minaccia contromisure.

Non solo l’Unione europea, la Cina minaccia tutti i paesi che hanno deciso di fare controlli sanitari ai viaggiatori in arrivo dal paese asiatico. Pechino trova inaccettabili queste misure e minaccia ritorsioni e contromisure. Oggi la Commissione ratificherà la scelta partita dall’Italia di fare tamponi a chi sbarca dalla Cina nei paesi europei. A questa misura si aggiunge quella che già ha intrapreso il Belgio, ovvero controllare le acque reflue degli aerei in arrivo dal paese asiatico mentre si invita fortemente i passeggeri a indossare le mascherine sui voli intercontinentali.

A proporre una linea più dura è la Spagna sulla scia di quanto deciso da Usa e Giappone ovvero far partire dalla Cina solo chi ha un tampone negativo. L’Ue è intenzionata ad una stretta per la sicurezza sanitaria dei paesi membri e non ripiombare nel caos e nella paura del 2020 proprio con i contagi in arrivo dal paese asiatico. Mentre l’Ecdc sostiene che l’aumento dei casi in Cina non deve preoccupare l’Europa per la sua elevata immunizzazione.

Bandiera Cina

La reazione di Pechino alle misure occidentali

Per il momento i vaccini tengono contro le varianti in arrivo dall’Asia ma se il contagio dovesse moltiplicarsi potrebbero non essere più ugualmente efficaci. Tutto ciò secondo Pechino è inaccettabile e si tratta di misure eccessive tanto che la Cina sarebbe pronta a prendere contromisure trascendendo la questione sanitaria su un piano politico minacciando ritorsione economiche contro i paesi occidentali.

La situazione però in Cina è molto grave. Pechino ammette 5mila contagi al giorno ma secondo gli analisti la cifra è molto superiore, ovvero circa un milione di casi nuovi al giorno. Inoltre sarebbero trapelate immagini di ospedali al collasso.

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