La Cina ha superato la soglia di 40mila casi anche se il 90% dei casi è asintomatico. Continua la strategia zero Covid di Pechino.
La strategia messa in atto dal governo di Xi Jinping “zero Covid” che impone nessuna tolleranza nei confronti dei positivi al Covid non sta dando effetti sperati, anzi. Nonostante il duro regime di isolamento per i soggetti positivi, i casi in Cina aumentano e superano i 40mila anche se asintomatici. Pechino è convinta che la lotta contro il Covid che sta portando avanti avrà successo ma non si arrestano le proteste in tutto il paese per la “tolleranza zero” del governo.
Questa strategia non sta riducendo evidentemente il contagio ma sta producendo l’effetto boomerang contro il regime di Pechino. I cittadini si stanno ribellando contro questa dura repressione. Ieri in molte città del paese sono scese in piazza migliaia di persone per protestare contro questa strategia e scagliarsi direttamente contro il regime comunista e il premier Xi Jinping per la prima volta. Questo potrebbe costare seri problemi al Partito comunista cinese e al suo leader che da poco ha riaffermato il suo potere.
Pechino tra le proteste e i mercati in rosso
I cinesi chiedono le dimissioni di Xi, colui che più preme per la strategia zero Covid nel paese. Negli ultimi mesi in Cina ci sono state varie ondate e focolai della variante Omicron che ha registrato numeri record mai visti dall’inizio della pandemia a Whuan nel 2020. Il numero di pazienti con sintomi nella Cina continentale è ora di 33.129, di cui 104 in condizioni gravi.
“Crediamo che con la guida del Partito comunista cinese e il sostegno del popolo cinese, la nostra lotta contro il Covid-19avrà successo”, ha detto il ministro degli esteri cinese Lijan rispondendo alle proteste e alle manifestazioni che stanno crescendo nel paese. Il malcontento generale rischia di far sprofondare la Cina anche in una crisi economica dato l’andamento dei mercati. Le proteste e i disordini sociali contro il Partito e la leadership di Xi Jinping fanno aprire in rosso le banche asiatiche con la preoccupazione degli investitori.