La Cina ha testato un nuovo missile supersonico antinave: il video shock

La Cina ha testato un nuovo missile supersonico antinave: il video shock

La Cina testa con successo il missile supersonico antinave YJ-12B, capace di colpire navi a lunga distanza: il video shock.

La Cina ha recentemente condotto un test di lancio di un nuovo missile supersonico antinave, l’YJ-12B, che ha attirato l’attenzione globale.

Un video pubblicato sui social media mostra il missile in azione durante un’esercitazione. L’ordigno, come riportato da Tg24.Sky.it, ha colpito e affondato una nave bersaglio in alto mare, dimostrando la sua efficacia distruttiva.

Un missile supersonico dalla Cina: il video

L’YJ-12B è un missile supersonico da crociera sviluppato dall’esercito cinese per colpire grandi navi da guerra nemiche, inclusi incrociatori e portaerei.

Questo nuovo modello rappresenta una variante migliorata dell’YJ-12, già noto per essere lanciato dall’aria da bombardieri strategici come l’H-6K.

Tuttavia, la variante può essere lanciata anche da piattaforme terrestri o marittime, aumentando notevolmente la sua versatilità e potenziale impiego in scenari di guerra.

Il missile ha una gittata di circa 400 chilometri, permettendo alla Cina di proiettare la sua potenza in ampie aree del Mar Cinese Meridionale e oltre.

L’YJ-12B può raggiungere velocità fino a Mach 3, il che lo rende una minaccia significativa per i sistemi di difesa aerea nemici.

A seguire, il video virale su X (ex Twitter):

La potenza e le implicazioni strategiche

La testata del missile ha un peso compreso tra i 205 e i 500 chilogrammi e può essere caricata con esplosivi ad alto potenziale o a frammentazione.

Questo lo rende particolarmente efficace nel danneggiare gravemente o distruggere grandi navi militari. La combinazione tra velocità supersonica, gittata estesa e una testata potente fa dell’YJ-12B uno dei più temuti missili antinave sul campo di battaglia navale attuale.

Secondo fonti militari, l’YJ-12B è considerato il missile antinave più pericoloso. Il suo sviluppo e la sua implementazione riflettono la crescente attenzione di Pechino verso la sicurezza delle sue vie marittime.